19 luglio 2013

Per un'Italia più giusta

Ventuno anni fa, in via D’Amelio, moriva Paolo Borsellino. Era sopravvissuto poco più di 50 giorni al suo amico Giovanni Falcone.
La loro eredità è il cuore del nostro futuro.
Perché senza legalità e giustizia, per le quali Falcone e Borsellino hanno dato la vita, non è possibile l’Italia più giusta, più aperta, più serena in cui i nostri giovani meritano di vivere. Senza legalità non esistono sviluppo, equità, crescita, consapevolezza.
In questa direzione, contro la corruzione, abbiamo fatto un piccolo ma importante passo avanti pochi giorni fa: in risposta al forte appello di “Riparte il futuro”, la Camera ha approvato all’unanimità la riforma del 416ter sullo scambio elettorale politico-mafioso. Il cammino è ancora lungo, ma possiamo continuarlo tutti insieme.