02 dicembre 2016

#BastaunSì

Un’Italia moderna, stabile, autorevole. Un’Italia che fa un passo in avanti.
Un’Italia che guarda in faccia il futuro, senza paura e con in testa, ben chiara, la memoria delle sue radici più profonde. 
È questo il Paese che possiamo costruire votando Sì domenica, al referendum confermativo sulla riforma costituzionale. 


Basta un Sì, perché con un meccanismo semplice e chiaro, sarà la sola Camera dei Deputati a dare o togliere la fiducia al Governo. 
Il Senato, attraverso i sindaci e i consiglieri regionali, garantirà una rappresentanza diretta nel procedimento legislativo delle istanze di regioni e comuni. E così, con il superamento del bicameralismo paritario, la riforma porterà l’Italia al passo con le altre nazioni europee, producendo allo stesso tempo una diminuzione significativa dei costi: oltre alla riduzione del numero dei senatori (dagli attuali 315 si passa a 95, senza indennità) è prevista l’abolizione del Cnel, con i suoi 65 componenti, e delle province.
Saranno anche definitivamente tagliati i trasferimenti di risorse ai gruppi politici dei consigli regionali e ridefinite le indennità dei consiglieri regionali parametrandole a quelle dei sindaci delle città capoluogo di regione.

Per i cittadini ci saranno risposte più tempestive ma anche spazi di partecipazione più ampi: questo grazie alla riduzione dei tempi di approvazione delle leggi, all’introduzione dei referendum propositivi, all’abbassamento del quorum per la validità di quelli abrogativi quando richiesti da 800mila elettori, e alla introduzione dell'obbligo di discussione delle leggi di iniziativa popolare.

Non meno importante è il superamento delle “competenze concorrenti” tra Stato e Regioni: anche in questo caso, a vantaggio dei cittadini andranno rapidità e chiarezza delle decisioni, perché con l’attribuzione allo Stato di materie tra cui grandi reti di trasporto e navigazione, la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionale dell’energia vengono scongiurate sovrapposizioni e conflittualità. 

Le ragioni per votare Sì domenica sono molte e una lettura attenta e pacata della riforma può aiutare a comprendere.   
Cambiare l’Italia, garantire trasparenza e partecipazione, consegnare ai giovani l’opportunità di vivere in una nazione in grado di affrontare le sfide del presente e del futuro, al passo con i più grandi Paesi del Mondo: questo è stato l’obiettivo responsabile del nostro lavoro.