L’attesa per i risultati dei ballottaggi, in particolare per quelli di Milano e Napoli, è stata palpabile per tutta la settimana, mentre dalla maggioranza e dal premier continuavano ad arrivare nuove boutade a sostegno dei candidati del centrodestra in difficoltà.
Ma l’attività a Montecitorio è stata comunque fitta: al centro dei lavori il decreto omnibus, utilizzato dalla maggioranza per evitare al premier nuovi, gravi imbarazzi. Come possiamo infatti interpretare la scelta di ratificare la sospensione del piano sul nucleare a poche settimane dal referendum, se non come un tentativo di contenere la voglia di partecipazione degli italiani che sono chiamati ad esprimersi, nella stessa consultazione, anche in tema di legittimo impedimento? In commissione si è dato avvio alla discussione sul cosiddetto decreto sviluppo lanciato dal ministro Tremonti alla vigilia del primo turno delle elezioni amministrative, con l’intento di parlare ad imprese e mondo economico molto scettici ed a disagio. La settimana prossima entreremo nel merito delle complesse modifiche legislative introdotte nel campo degli appalti, dell’urbanistica, dei servizi pubblici, tutte indicate senza il consenso né la cooperazioni con le Regioni italiane.