27 maggio 2011

DIARIO DI BORDO - dal 23 al 28 maggio

L’attesa per i risultati dei ballottaggi, in particolare per quelli di Milano e Napoli, è stata palpabile per tutta la settimana, mentre dalla maggioranza e dal premier continuavano ad arrivare nuove boutade a sostegno dei candidati del centrodestra in difficoltà.
Ma l’attività a Montecitorio è stata comunque fitta: al centro dei lavori il decreto omnibus, utilizzato dalla maggioranza per evitare al premier nuovi, gravi imbarazzi. Come possiamo infatti interpretare la scelta di ratificare la sospensione del piano sul nucleare a poche settimane dal referendum, se non come un tentativo di contenere la voglia di partecipazione degli italiani che sono chiamati ad esprimersi, nella stessa consultazione, anche in tema di legittimo impedimento? In commissione si è dato avvio alla discussione sul cosiddetto decreto sviluppo lanciato dal ministro Tremonti alla vigilia del primo turno delle elezioni amministrative, con l’intento di parlare ad imprese e mondo economico molto scettici ed a disagio. La settimana prossima entreremo nel merito delle complesse modifiche legislative introdotte nel campo degli appalti, dell’urbanistica, dei servizi pubblici, tutte indicate senza il consenso né la cooperazioni con le Regioni italiane.
Molto serio rimane il tema dei beni demaniali e della applicazione della direttiva Bolkestein  agli stabilimenti balneari. Non meno gravi ci sembrano poi le decisioni prese sull’istruzione: in un momento in cui le difficoltà della scuola pubblica emergono in tutta la loro enormità (pesantissima la situazione anche nella nostra provincia), fatte di classi tanto affollate da poter essere definite ‘pollaio’, di mancato rispetto del diritto all’istruzione per i bambini e i ragazzi portatori di handicap e di tagli drastici agli orari, è emerso che le assunzioni di docenti attualmente precari, mirate a dare fiato ad organici ormai ridotti all’osso, saranno attuate solo in numero molto minore rispetto a quanto promesso dal ministro Gelmini. Una scelta gravissima su cui questa maggioranza dovrebbe riflettere: mentre il premier denigra il nostro paese e le sue istituzioni in colloqui informali e imbarazzanti con il più illustre esponente della politica internazionale, nessuno nel centrodestra sembra rendersi conto che i giovani, alunni e studenti, non solo rappresentano il nostro futuro, ma che la loro formazione e loro competenze potrebbero essere il miglior biglietto da visita per un’Italia che voglia essere davvero competitiva sulla scena europea e mondiale.
Intanto prosegue anche il mio impegno in vista del 12 e 13 giugno: giovedì, a Imola, in un’iniziativa organizzata dal Pd, abbiamo parlato dell’importanza di partecipare al referendum e dire quattro sì, per l’acqua pubblica e per bloccare nucleare e legittimo impedimento. E domani, sabato, sarò a Larciano ed Empoli per altri due appuntamenti su questa consultazione importantissima, il cui risultato sarà decisivo per la democrazia del nostro Paese e per la salute e la qualità della vita di tutti gli italiani. Chiuderò poi la settimana con una festa: quella per la vittoria di Stefano Baccelli e del centrosinistra alle elezioni provinciali, che si terrà domani sera a Montramito. Possiamo partire da qui, dal lavoro e dalla coesione che hanno prodotto questo bel successo, per continuare il nostro cammino per il rinnovamento. 

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