30 settembre 2011

DIARIO DI BORDO - 30 settembre

Dopo aver evitato l’arresto al deputato Pdl Marco Milanese, il centrodestra ha ‘salvato’ anche Romano. La mozione di sfiducia al ministro dell’agricoltura, indagato per concorso in associazione mafiosa, è stata respinta con 315 voti contrari. Niente di nuovo sotto il sole, viene da commentare amaramente. E altrettanto amaramente siamo stati costretti a prendere atto della defezione di sei colleghi radicali, eletti nelle file del Pd, che hanno scelto di non partecipare al voto. Una decisione incomprensibile e grave, messa in atto proprio mentre in Parlamento, che dovrebbe rappresentare il cuore pulsante della nostra democrazia, si consumava l’ennesimo attacco ad uno dei poteri costituzionali, la magistratura, dipinto secondo l’ormai ben noto ‘teorema’ berlusconiano come un’autorità persecutoria ed animata da fini esclusivamente politici.


Il centrodestra però pare ricompattarsi soltanto quando si tratta di evitare guai a qualche collega: in questa settimana è successo più volte che il governo andasse sotto a Montecitorio: mercoledì è stato battuto 247 a 223 su un ordine del giorno del Pd che impegnava l’esecutivo a modificare la normativa vigente per consentire ai cittadini di scegliere, tra le destinazioni dell’8 per mille, anche la scuola pubblica. Appena lunedì invece un’altra batosta era arrivata nell’ambito della discussione sul ddl delega sulle professioni sanitarie: con 273 voti a favore e 259 contro è passato un nostro emendamento (su cui il governo aveva dato parere negativo) che sopprime dal ddl l’istituzione dell’ordine dei dentisti.

23 settembre 2011

DIARIO DI BORDO - 23 settembre

Tira un’aria brutta, in tutta Italia.


Un’aria appestata dalle difficoltà economiche sempre più pesanti e dal deprimente spettacolo offerto da un presidente del Consiglio impegnato in “altro” e dai suoi uomini.

In questo quadro si inserisce una manovra che non piace a nessuno, che picchia duro sui più deboli ma non risolve i problemi, che ha fatto imbestialire sindacati e Confindustria, che non è riuscita a conquistare la fiducia dei mercati, che ha creato enormi difficoltà ai Comuni, ormai nella condizione di non riuscire a garantire i servizi fondamentali ai cittadini. Il declassamento di Standard & Poor’s è arrivato a preoccupante coronamento di settimane di delirio finanziario, seguito a ruota dai giudizi negativi su alcuni istituti bancari italiani.

Intanto la Lega rispolvera il tormentone della secessione e attacca il Presidente della Repubblica, ‘reo’ di aver difeso l’unità nazionale.

21 settembre 2011

Il giudice ragazzino


Rosario Angelo Livatino era un magistrato.
Fu ucciso il 21 settembre 1990, a 38 anni, sulla statale Agrigento-Caltanissetta da sicari mafiosi. 
Stava andando in tribunale, a fare il suo lavoro. Non aveva scorta. 

19 settembre 2011

Le tristi smanie di un premier in crisi

Donne come tangenti. Corpi come beni di consumo da scambiare per ottenere favori, denaro, agevolazioni. Richieste precise, dall’altezza agli abiti da indossare, che definiscono come fossero oggetti le caratteristiche delle ragazze che vengono invitate alle feste del premier. Il tutto raccontato da un lessico che chiamare volgare è già un complimento, che rispecchia i peggiori cliché del maschilismo più cafone, che lascia intravedere una penosa routine para-seduttiva incardinata secondo le regole di un immaginario talmente scaduto da mandare puzza di rancido.
Quale sia la considerazione che il premier ha delle donne, delle loro capacità, delle loro esigenze, lo avevamo chiaro da tempo.

16 settembre 2011

DIARIO DI BORDO - 16 settembre

La manovra voluta dal governo, durissima e allo stesso tempo inadeguata, è diventata legge.
È stata approvata mercoledì sera, dopo che l’esecutivo aveva blindato il provvedimento con la fiducia, per l’ennesima volta, impedendo il confronto più volte richiesto dal Pd. La manovra bis, quella dei tagli alla scuola, alla sanità, ai servizi, quella delle classi pollaio e dei ticket sanitari,  quella degli enti locali in ginocchio, del trasporto pubblico falcidiato, quella delle pensioni rimandate a data da destinarsi e dei licenziamenti facili, quella che fa pagare il conto alle fasce più deboli e non intacca i privilegi dei più ricchi è da ieri sera una realtà con cui gli italiani, famiglie e lavoratori, si troveranno a fare i conti molto presto. Anzi, prestissimo, dato che da domani sarà effettivo l’aumento dell’Iva, che colpirà tutti, indiscriminatamente, con un nuovo innalzamento dei prezzi.
Il provvedimento è passato con 314 voti favorevoli e 300 contrari, mentre fuori da Montecitorio si consumavano scontri e cariche della polizia a testimoniare del clima sempre più teso che si respira in Italia.

13 settembre 2011

Firmare in tanti, firmare subito!

Liberare l’Italia da una pessima legge elettorale, per dare nuova forza e autonomia al Parlamento e tornare a stringere un rapporto autentico con gli elettori: per questo ho deciso di firmare a sostegno del referendum per l’abrogazione del cosiddetto ‘porcellum’.

Il Pd sostiene la campagna per la raccolta delle firme mettendo a disposizione le proprie strutture.

A Lucca troverete i tavoli organizzati dai democratici nelle zone più frequentate.
Nel dettaglio, il 14 e il 21 settembre, giorni di fiera, si potrà firmare dalle 15 alle 19 al tavolo sistemato fuori Porta Santa Maria, nel tratto pedonale tra il chiosco dei bomboloni (“da Piero”) e il sottopasso pedonale che conduce a Borgo Giannotti.
17, 18 e 24 settembre: il tavolo organizzato dal Pd sarà in via Beccheria, dalle 15 alle 19.
20 settembre: si può firmare a Ponte a Moriano, al mercato settimanale in piazza Cesare Battisti, dalle 9 alle 13.
25 settembre: il tavolo si sposta in via Fillungo, davanti alla chiesa di San Cristoforo, dalle 15 alle 19.
In più i circoli predisporranno altre iniziative nelle singole sedi.

In questo momento, visto anche l’atteggiamento irresponsabile della maggioranza, ritengo che una forte mobilitazione a favore del referendum rappresenti l’unico modo davvero efficace per sbloccare lo stallo in Parlamento e consentire ai cittadini, grazie alla modifica di una legge elettorale iniqua, di riappropriarsi del potere di scegliere i propri rappresentanti. Una adesione consistente alla raccolta di firme rappresenterebbe senz’altro un importante stimolo ad una discussione parlamentare, cui il Pd è già in grado di offrire il rilevante contributo di una proposta unitaria ed efficace.
Per questo vi invito a firmare e a farlo al più presto!



11 settembre 2011

11 settembre, dieci anni dopo


L'11 settembre 2001 ero al lavoro in Commissione, alla Camera. 
Alla notizia degli attacchi suicidi negli Stati Uniti, insieme ai colleghi corremmo in sala stampa. 
Sbigottiti, seguimmo per tutto il pomeriggio i tragici aggiornamenti. 

Tremila morti e migliaia di feriti: dieci anni dopo, voglio ricordarli così. 

09 settembre 2011

DIARIO DI BORDO - 9 settembre

Tante persone in piazza per dire no alle scelte deliranti del governo Berlusconi: la settimana è iniziata con lo sciopero e le manifestazioni della Cgil. Ho partecipato al corteo di Lucca e anche nella nostra città si sono fatti sentire con forza il disagio e la rabbia per una manovra che disegna un futuro ancora incerto e sempre più difficile per gli italiani, che penalizza i giovani e impoverisce le fasce sociali già in difficoltà.  
La riapertura delle Camere è avvenuta in un clima di preoccupazione: la fiducia al Senato ha dimostrato ancora una volta la debolezza e l’arroganza della maggioranza, che anche con le ultime decisioni ha confermato l’iniquità del provvedimento che arriverà la prossima settimana a Montecitorio.

07 settembre 2011

In piazza con la Cgil


Tante persone in piazza anche a Lucca. 
Un no forte e chiaro alle scelte inique del governo.  
C'ero anch'io.

05 settembre 2011

Ricordando Angelo Vassallo



Ad un anno dalla sua tragica scomparsa ricordiamo Angelo Vassallo. Era il sindaco di Pollica, un piccolo comune in provincia di Salerno a cui aveva saputo dare nuova dignità grazie al suo impegno per una buona politica. È stato ucciso perché credeva nel rispetto delle regole, nella legalità. Oggi, nonostante la passione con cui gli inquirenti si sono dedicati all’indagine, ancora non conosciamo i nomi dei suoi assassini. Domani, all’apertura delle Camere, verrà presentata un’interrogazione ai ministri dell’Interno e della Giustizia (prima firma Ermete Realacci), che anch’io ho sottoscritto, per sollecitare nuovi interventi a favore della legalità nel Cilento e chiedere al governo di agire per consentire una rapida e positiva conclusione delle indagini sull’omicidio. 

02 settembre 2011

DIARIO DI BORDO - 2 settembre

Non ha l’aria del rientro, questo scampolo di fine estate. L’Italia è reduce da un agosto difficile, la crisi continua a mordere, la situazione finanziaria è preoccupante. E da settimane si discute di una manovra che, tra repentini cambi di rotta e liti interne, la maggioranza sta trasformando in un disastro per il paese.
Perché, nonostante l’innegabile necessità di una politica economica rigorosa, per l’ennesima volta il centrodestra presenta il conto a chi ha sempre pagato, ai più deboli, ai più piccoli. Senza nessuna vera intenzione di scalfire i privilegi di chi ha di più: perché in questo magma in continua trasformazione non compare una riga che sia una in cui si stabilisca che a fare sacrifici dovranno essere anche i più ricchi. Il valzer delle scelte a cui stiamo assistendo ha qualcosa di osceno: dubbi di incostituzionalità, ipotesi di veri e propri ‘espropri’ (come altro definire la proposta di scippare anni a chi ha riscattato il servizio militare o il corso di studi universitari, scomparsa fulmineamente dopo le proteste?), giochi di prestigio sul contributo di solidarietà per i più abbienti, i cui redditi alla fine pare che non saranno toccati.