29 giugno 2011

Viareggio, due anni dopo.

29 GIUGNO 2009 - 29 GIUGNO 2011 
NOI NON DIMENTICHIAMO



A due anni dall’esplosione che è costata la vita a 32 persone il dolore è ancora vivissimo. In questo secondo anniversario della strage di Viareggio voglio esprimere tutta la mia vicinanza ai sopravvissuti e ai familiari delle vittime, che portano il segno di una tragedia su cui è necessario fare completa luce al più presto. Queste persone, tanto duramente colpite, chiedono giustizia. Un impegno e una richiesta che meritano il sostegno delle istituzioni e di tutti i cittadini. Mi auguro che la magistratura possa svolgere tutte le verifiche indispensabili all’accertamento delle responsabilità, nei tempi appropriati e necessari, affinché venga fatta definitivamente chiarezza su uno degli incidenti più terribili della storia del nostro Paese. 



24 giugno 2011

DIARIO DI BORDO - dal 20 al 25 giugno

La maggioranza non si smentisce. E nonostante i segnali inequivocabili lanciati dai cittadini con il voto amministrativo e referendario, continua il suo cammino a colpi di fiducia e autoreferenzialità.
Questa settimana il decreto sviluppo è stato protagonista a Montecitorio proprio con l’ennesimo voto di fiducia. Il Pd si è espresso contro questo provvedimento, che tra l’altro introduce un pericoloso allentamento delle regole in tema di appalti e di urbanistica. Senza contare la marcia indietro sulla messa a pedaggio delle tratte stradali Anas: il governo sembra ormai intenzionato a far pagare gli automobilisti anche su queste strade, che tra l’altro sono spesso in condizioni disastrose.
Il giorno seguente il discorso alla Camera di Berlusconi ci ha lasciati profondamente delusi: il presidente del Consiglio ha ripetuto una serie di luoghi comuni della sua retorica, dalla negazione dei contrasti nella maggioranza alla riforma delle giustizia, passando per immigrazione e federalismo fiscale, senza fare proposte concrete e immediatamente attuabili per risollevare il paese. Una serie di “buoni propositi” da “primo giorno di scuola”, come ha sintetizzato il segretario Pd Bersani. L’Italia però non può aspettare ancora.
Altro fronte caldo, quella della manovra da più di 40 miliardi che l’esecutivo intende varare entro la fine di giugno. Nelle intenzioni del governo pare esserci anche quella di intervenire nuovamente sulle pensioni nell’ambito della manovra da varare entro la fine di giugno, con un ulteriore aumento dell’età per tutti i cittadini. A questo si somma un bagaglio di tagli che colpiranno ulteriormente i Comuni e la sanità, insieme a blocco del turn over e congelamento degli stipendi pubblici. 

17 giugno 2011

DIARIO DI BORDO - dal 13 al 18 giugno

Questa settimana si è aperta con il bellissimo risultato dei referendum: il quorum è stato abbondantemente raggiunto e l’affluenza ha sfiorato il 57%, determinando la schiacciante vittoria dei Sì per tutti i quattro quesiti. Ottimi i dati della provincia di Lucca, dove tra l’altro le percentuali più consistenti in termini di affluenza sono state registrate in alcuni comuni della Garfagnana, cosa che mi rende particolarmente orgogliosa. Anche nel nostro territorio i cittadini hanno espresso chiaramente la volontà di tutelare l’acqua pubblica, chiudere definitivamente con il nucleare e difendere la nostra democrazia. Temi che hanno dimostrato di essere in sintonia con il sentire dei cittadini. Ora è importante continuare a lavorare per far ripartire l’Italia nel segno di un nuovo modello di sviluppo.
Il Governo però sembra fare orecchie da mercante, nonostante l’eclatante successo dei referendum: tanto che martedì, insieme ad altri due colleghi, abbiamo chiesto che venissero ritirate le norme sull’agenzia per i servizi idrici contenute nel decreto sviluppo, ormai superate dal responso degli italiani. Ora è necessario istituire una vera Autorità dell’acqua, che veda insieme Stato e Regioni, nel contesto di una riforma organica del servizio idrico integrato improntata al principio dell’acqua bene comune.

13 giugno 2011

57%

Una partecipazione massiccia (il dato medio è del 57%).
Una schiacciante vittoria per i Sì.
Gli italiani vogliono acqua pubblica, energia pulita, giustizia uguale per tutti.
Una bella giornata!

10 giugno 2011

Referendum: istruzioni per l'uso

Acqua pubblica, energia pulita, democrazia: l’appuntamento con i referendum di domenica e lunedì è di quelli da non perdere!
Innanzi tutto andiamo a votare: raggiungere il quorum (il 50% più uno degli aventi diritto) è indispensabile perché il responso delle urne sia efficace.
I seggi saranno aperti domenica 12 giugno dalle 8 alle 22 e lunedì 13 giugno dalle 7 alle 15.
Per votare è necessario avere con sé un documento di identità (carta di identità o patente di guida, anche nella versione nuova su tessera) e la tessera elettorale
Attenzione: gli uffici comunali saranno aperti per il rinnovo della tessera o per la richiesta di duplicato.
Al momento del voto verranno consegnate a ciascun elettore quattro schede: quella rossa e quella gialla contengono i quesiti sull’acqua, quella grigia il quesito sul nucleare, quella verde il quesito sul legittimo impedimento. Si vota tracciando un segno sul riquadro con la risposta scelta: Sì oppure No.

A questo punto non mi resta che rinnovare il mio appello: votiamo quattro Sì per dire no alla privatizzazione dell’acqua, al nucleare e ad un provvedimento che pone alcuni privilegiati al di sopra della legge. 
QUATTRO SI’ PER UN’ITALIA MIGLIORE. BUON VOTO A TUTTI!

DIARIO DI BORDO - dal 6 al 10 giugno

Se qualcuno aveva ancora dubbi sulla situazione della maggioranza, questa settimana avrà senz’altro fugato qualsiasi residua incertezza in merito allo stato confusionale di quella che ormai sembra più una compagine allo sbando che una coalizione in grado di guidare l’Italia.
Mentre in tutto il Paese cresce la mobilitazione per i referendum di domenica e lunedì (di cui il centrodestra non pare aver capito la portata) la crisi della maggioranza è ormai conclamata, tra vertici fallimentari, battute al vetriolo e abbandoni repentini della nave che affonda. E dal Parlamento, in questi giorni, sono arrivati segnali inequivocabili delle gravissime difficoltà dell’esecutivo guidato da Berlusconi.

07 giugno 2011

Memorandum!

Domenica 12 e lunedì 13 giugno andiamo a votare. 
Al referendum diciamo quattro Sì per l'acqua pubblica, l'energia pulita, la legge uguale per tutti. 
Quattro Sì per un'Italia migliore!