17 giugno 2011

DIARIO DI BORDO - dal 13 al 18 giugno

Questa settimana si è aperta con il bellissimo risultato dei referendum: il quorum è stato abbondantemente raggiunto e l’affluenza ha sfiorato il 57%, determinando la schiacciante vittoria dei Sì per tutti i quattro quesiti. Ottimi i dati della provincia di Lucca, dove tra l’altro le percentuali più consistenti in termini di affluenza sono state registrate in alcuni comuni della Garfagnana, cosa che mi rende particolarmente orgogliosa. Anche nel nostro territorio i cittadini hanno espresso chiaramente la volontà di tutelare l’acqua pubblica, chiudere definitivamente con il nucleare e difendere la nostra democrazia. Temi che hanno dimostrato di essere in sintonia con il sentire dei cittadini. Ora è importante continuare a lavorare per far ripartire l’Italia nel segno di un nuovo modello di sviluppo.
Il Governo però sembra fare orecchie da mercante, nonostante l’eclatante successo dei referendum: tanto che martedì, insieme ad altri due colleghi, abbiamo chiesto che venissero ritirate le norme sull’agenzia per i servizi idrici contenute nel decreto sviluppo, ormai superate dal responso degli italiani. Ora è necessario istituire una vera Autorità dell’acqua, che veda insieme Stato e Regioni, nel contesto di una riforma organica del servizio idrico integrato improntata al principio dell’acqua bene comune.
E ancora, nell’ambito della discussione sul decreto sviluppo è stata stralciata la norma sul diritto di superficie ventennale sulle spiagge, che viene eliminata dopo aver generato una grande confusione. Siamo convinti che sia necessario salvaguardare i diritti e dare norme certe e organiche in grado di tutelare tutti. Lo stesso decreto sviluppo contiene peraltro a nostro avviso norme pericolosissime in tema di codice appalti-lavori pubblici e urbanistica. Il Governo in un momento delicato pare forzare la mano nell’interesse di pochi: temiamo che possano aumentare fenomeni di illegalità e corruzione.
A Roma si è parlato anche di scuola: mentre l’ufficio scolastico regionale toscano stabiliva gli organici di diritto anche per la provincia di Lucca, disegnando un quadro da lacrime e sangue per la scuola pubblica di ogni ordine e grado nel nostro territorio, ho presentato un’interrogazione al ministro Gelmini sulle gravi difficoltà che questo determina. Ma oltre ai tagli ai docenti, anche le condizioni dei fabbricati destano preoccupazione: ne abbiamo discusso nella Conferenza nazionale del Pd sull’edilizia scolastica, che si è svolta ieri. E insieme alla collega Ghizzoni ho presentato una proposta di legge per istituire una commissione d’inchiesta su questo tema, perché non è più tollerabile che a bambini e ragazzi non venga garantita la massima sicurezza negli edifici in cui si recano per imparare.
La nota peggiore è arrivata da Lucca, con l’eco pesante della gravissima vicenda giudiziaria che vede coinvolti, accusati di corruzione, un assessore del Comune e un dirigente. È indubbiamente necessario attendere che la magistratura termini tutti gli accertamenti, lasciando che la giustizia faccia il suo corso, ma è difficile non essere turbati per il momento che Lucca sta attraversando e per la ombre che questa vicenda getta sulla massima autorità di governo cittadina. Da tanto tempo il Pd denunciava la gravità della situazione: oggi vedere associato il nome di una delle più belle città della Toscana a fenomeni di speculazione edilizia e apprendere che in essi sarebbero richiamate presunte forme di corruzione mi lascia sgomenta. Per questo mi auguro che Lucca possa voltare pagina al più presto, con una nuova stagione di trasparenza e un governo cittadino che possa far riferimento alle persone perbene che hanno dimostrato di saper rappresentare molto degnamente lo spirito di partecipazione e impegno per il bene comune che di Lucca è da sempre patrimonio condiviso. 

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