14 dicembre 2011

Estirpare i semi del razzismo

Prima Torino, poi Firenze. Gesti atroci, che mi hanno lasciata sconvolta. Nel capoluogo piemontese l’odio xenofobo (culminato con un incendio che evoca memorie tremende) non ha mietuto vittime, pur mostrando tutto il suo violento e pericolosissimo potenziale. A Firenze il delirio razzista è costato la vita a due persone: a condannarli, agli occhi di un assassino simpatizzante di una nota organizzazione di estrema destra, è stato il colore della loro pelle. Diop Mor e Modou Samb erano neri, erano stranieri. Una colpa. La stessa che l’uomo imputava ad altri loro connazionali, ora ricoverati in ospedale in gravi condizioni, dopo essere stati feriti nel corso delle ore di terrore che ieri hanno sconvolto Firenze. E che si sono drammaticamente concluse con la morte del killer.
Voglio esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza alla comunità senegalese in Toscana, colpita in modo tanto efferato: alla Camera oggi abbiamo osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime. 
Quello che è successo richiede da parte di noi tutti una riflessione urgente e approfondita: la nostra è una terra aperta e civile, sono convinta saprà reagire con le sue forze migliori alla barbarie che si è manifestata tanto tragicamente. Dovremo farci carico, tutti insieme, di estirpare i semi del razzismo e di isolare chi predica la violenza e l’odio contro chi è ‘diverso’. Dovremo fare tutto questo senza esitazioni e senza mai sottovalutare i segnali di intolleranza che rischiano di manifestarsi in mostruosità come quella che ieri ha insanguinato Firenze. 

25 novembre 2011

Un fiocco bianco contro la violenza alle donne

Un simbolo semplice per dire no alla violenza sulle donne e a tutte le forme di violenza. Quella del Fiocco Bianco è una campagna che unisce uomini e donne: un lavoro capillare e ‘dal basso’ contro la cultura della sopraffazione, contro quella brutalità che ha segnato tragicamente anche la nostra terra. Oggi, nella giornata internazionale contro la violenza alle donne, indossare un fiocco bianco significa riaffermare l’impegno a non commetterla mai, a non tollerarla e a non rimanere in silenzio. Per questo rinnovo il mio sostegno a questa iniziativa, ai suoi promotori e a tutte le associazioni e gli enti che hanno aderito.
Intanto, insieme a tutte le parlamentari Pd, proseguiamo nell’impegno per ottenere che l’Italia diventi un Paese più rispettoso delle donne, delle loro vite e dei loro diritti: la lotta alla violenza contro le donne deve rappresentare una priorità in questa fase politica, che è sì complessa, ma che speriamo sia caratterizzata da nuove possibilità di dialogo tra le forze politiche. Di fronte ad un fenomeno drammaticamente diffuso e troppe volte sommerso occorre andare oltre la pur importante approvazione unanime della legge contro lo stalking e definire una strategia globale di contrasto basata su accoglienza, sostegno, prevenzione, educazione al rispetto dei sessi, integrazione delle strutture sanitarie e sociali e della pubblica sicurezza. Servono norme certe ed organiche, che comprendano l’istituzione di un Osservatorio permanente. Infine, è necessario che l’Italia sottoscriva la convenzione di Istanbul del 2011 contro la violenza alle donne. Vista l’importanza e l’urgenza di questo tema confidiamo di incontrare una comune volontà politica, a partire dalle tre Ministre che guidano peraltro dicasteri ‘pesanti’ e dalle colleghe degli altri gruppi parlamentari, per centrare questo obiettivo fondamentale. 

21 novembre 2011

Lucca cambia Lucca

Sabato scorso, all'inaugurazione del comitato elettorale di Alessandro Tambellini: tante persone pronte a condividere il cammino verso un'idea nuova di città, ad impegnarsi per cambiare Lucca. Il percorso del candidato sindaco del centrosinistra è iniziato sotto i migliori auspici: un sostegno ampio e convinto alla sua candidatura, una bella squadra già al lavoro, una sede aperta che aspetta solo di essere vissuta. Più di 200 persone son venute a salutare Alessandro sabato sera, a condividere con lui questa partenza. La strada è ancora lunga, ma la direzione è quella giusta. 







P.S. Date un'occhiata al sito di Alessandro, ne vale la pena!

18 novembre 2011

Vi segnalo...

Sabato 19 novembre sarò ospite della trasmissione “Settegiorni”, in una puntata dedicata al rischio idrogeologico che andrà in onda alle 10 su Rai Uno. In studio mi confronterò con il senatore Pdl Antonio D’Alì e i temi di cui discuteremo sono drammaticamente attuali. Dalla situazione in Liguria e Toscana dopo le terribili alluvioni di poche settimane fa fino alle norme vigenti per la tutela del territorio, passando per la mappatura del rischio idrogeologico sul territorio italiano, il dibattito sarà molto articolato e comprenderà anche un intervento del presidente dell’Ispr Bernardo De Bernardinis. 
Vi invito a seguire la trasmissione e a comunicarmi le vostre impressioni: credo che sia un’occasione importante per discutere sulla scena nazionale di un tema delicatissimo anche per la nostra provincia di Lucca.

E parlando di Lucca, domani sera (19 novembre) alle 18, in via Vittorio Emanuele 8, ci incontriamo per l'inaugurazione del Comitato elettorale di Alessandro Tambellini, candidato sindaco del centrosinistra alle prossime comunali. Io ci sarò e vi invito a partecipare per cominciare insieme a voltare pagina, per costruire una città aperta, trasparente e capace di guardare al futuro.  
Intanto date un'occhiata a www.alessandrotambellini.it. Ne vale la pena! 

11 novembre 2011

DIARIO DI BORDO - 11 novembre

La svolta è arrivata. Berlusconi se ne va. Lo fa annunciando dimissioni ‘a orologeria’ che hanno inferto l’ennesimo, e si spera ultimo, danno al Paese. Il presidente del Consiglio ha deciso di andarsene solo dopo che la sua traballante maggioranza si è definitivamente sfaldata sui banchi di Montecitorio: lascia un’Italia sull’orlo del baratro. La giornata di mercoledì, con la Borsa in picchiata e lo spread che ha sfondato l’agghiacciante soglia dei 570 punti, non sarà facile da superare. Nell’angoscia di quelle ore di emergenza abbiamo potuto contare sulla lucidità e sulla fermezza del Presidente della Repubblica, che nonostante l’incertezza che ancora persiste ha saputo indicare chiaramente la strada verso l’uscita da questo incubo. I tempi sono stati drasticamente abbreviati, domani saremo in Aula per permettere il varo del ddl Stabilità, poi inizierà il cammino per un nuovo governo.

10 novembre 2011

La memoria non si taglia

Un governo agli sgoccioli, che tuttavia si ostina a tagliare la memoria: il ministero dei Beni culturali ha risposto alla mia interrogazione, spiegando senza tanti giri di parole che lo Stato non verserà il suo contributo al Parco della Pace di Stazzema per il 2010. E la somma, parliamo di 50mila euro all’anno, non è prevista neanche per il prossimo triennio. Una scelta vergognosa, soprattutto se si pensa all’esiguità della cifra, comunicata insieme all’ignominioso ‘scaricabarile’ con il ministero delle Finanze, che mette a rischio le tante attività del Parco, Museo in testa, promosse nel segno della pacificazione tra i popoli. A Sant’Anna di Stazzema arrivano scolaresche, si fanno spettacoli, si discute in convegni, ci si incontra per manifestazioni: la memoria è il cuore di questo lavoro attento e meritevole, sostenuto da Regione, Provincia e dallo stesso Comune di Stazzema. Un’amministrazione piccola, che ha subito tagli come tutte le altre e sulla quale il governo, che non si è fatto problemi a concedere finanziamenti ad iniziative di ogni genere e provenienza, oggi ha deciso di far ricadere l’onere di mantenere viva un’istituzione simbolo della nostra storia e il ricordo di 560 martiri. Il sindaco Michele Silicani ha lanciato il suo allarme, la Regione si è già mossa per porre rimedio a questa gravissima offesa. Ma è ora di cambiare: vogliamo un governo che costruisca un’Italia diversa, in grado di guardare avanti offrendo ai giovani un futuro degno di questo nome, senza dimenticare di dare loro anche la possibilità di imparare da quello che è stato e che non deve più essere.

09 novembre 2011

Uscire da quest'incubo

308: è questo il numero del disastro per il governo. È il numero dei deputati che votano, troppo pochi per sopravvivere. Il risultato a Montecitorio sul Rendiconto dello Stato, che pure è stato approvato, è un sigillo inequivocabile sul fallimento dell’esecutivo guidato da Silvio Berlusconi. Il voto, il volto del premier, il biglietto fotografato, i traditori, la salita al Quirinale, la resa. Il Presidente del Consiglio annuncia che si dimetterà dopo l’approvazione della Legge di Stabilità, dal Colle una nota ufficiale sottolinea questa decisione e rimarca l’intenzione di aprire le consultazioni nonostante il pressing di Berlusconi per le elezioni. Un susseguirsi di immagini, parole, annunci che si fondono per disegnare quelle che sembrano le ultime ore di un’era, per questo nostro Paese sotto assedio. Del berlusconismo porteremo i segni ancora per molto, temo. Ma se solo con il tempo potremo valutare quanto saranno profonde le cicatrici, oggi più che mai è evidente quanto questo premier con la sua ostinazione e questo governo con la sua ottusità abbiano ipotecato il futuro dell’Italia. L’emozione di questa svolta, fortissima, si intreccia con l’enorme preoccupazione per la situazione economica e la manifesta sfiducia nei confronti del nostro Paese, che stamani si è tradotta nell’impressionante impennata dello spread. Non possiamo rimanere ostaggio di chi ci ha portato sull’orlo del precipizio. Serve un nuovo governo, subito, che forte di una nuova credibilità e di grandi capacità, ci guidi fuori da questo incubo. 

07 novembre 2011

Lavoro e democrazia, destini paralleli - Vi aspetto!



Il lavoro tra finanza e precariato. Quanto cambia il volto della democrazia? Se ne parla stasera, alle 21, nella Sala Rappresentanza di Palazzo Ducale a Lucca: Marco Panara, docente universitario e giornalista di Repubblica presenta il suo libro “La malattia dell’Occidente” (Laterza, 2010). L’incontro “Lavoro e democrazia, destini paralleli” è organizzato dal gruppo consiliare Pd in Provincia: sarà l’occasione per confrontarsi su un’analisi puntuale dell’evoluzione dei mercati finanziari e la perdita di valore del lavoro nelle società occidentali, cercando di capire come dare avvio alla necessaria ricostruzione e considerando attentamente lo sfondo di una crisi economica epocale e dei mutamenti nei rapporti tra le parti sociali e la politica. Insieme a Panara, con la moderazione di Stefano Bandiera, ne discuteranno il capogruppo Pd in Consiglio comunale a Lucca Alessandro Tambellini, la parlamentare Pd Raffaella Mariani, il presidente della Provincia Stefano Baccelli e i segretari territoriale e comunale dei Democratici Patrizio Andreuccetti e Fabrizio Pardini.

04 novembre 2011

DIARIO DI BORDO - 4 novembre

Le giornate che stiamo vivendo sono determinanti per il futuro dell’Italia. Dopo la lettera che il premier ha indirizzato alla Ue, la risposta dei mercati è stata chiara. Non si sono fatti rassicurare da questa serie di promesse, tutte da mantenere, che vanno per di più ad aggiungersi ad una manovra massacrante in cui non si intaccano i privilegi né si chiede un contributo reale a chi ha di più per far ripartire il sistema paese. Il risultato è che l’Italia è finita al centro della bufera e si è presentata sullo scenario internazionale del G20 di Cannes con poco o niente in mano, mentre la pressione aumenta.
Una debolezza che si affianca a quella della compagine che sostiene il governo: la maggioranza perde i pezzi, le faide interne al centrodestra vengono a galla in modo sempre più prepotente, gli abbandoni si fanno rilevanti e l’esecutivo è appeso ad un filo. Un’immagine che certo non rassicura i nostri partner europei e che tiene in stallo un’intera nazione, privata della guida sicura e autorevole che sarebbe necessaria per uscire da questa pericolosissima palude.

Proprio per dare un futuro migliore all’Italia, il Pd sarà in piazza San Giovanni, a Roma, domani pomeriggio: “Ricostruzione. In nome del popolo italiano” sarà una grande manifestazione pacifica e da lì lanceremo le nostre proposte per far ripartire il Paese.

02 novembre 2011

Ricostruzione. In nome del popolo italiano

Vogliamo un futuro migliore per l’Italia: per questo sabato 5 novembre il Pd sarà in piazza San Giovanni, a RomaRicostruzione. In nome del popolo italiano” sarà una grande manifestazione nazionale, un appuntamento pacifico e l’occasione per lanciare le nostre proposte per far ripartire il Paese.

Per questo vi invito a partecipare e ad essere con noi in piazza per contribuire allo sforzo comune indispensabile a voltare pagina e riprendere un cammino fatto di dignità e sviluppo.

Anche da Lucca partiranno pullman per Roma: potete prenotare i posti (il contributo richiesto è di soli 10 euro!) telefonando allo 0583/464555, scrivendo all’indirizzo di posta elettronica pdterritorialelucca@alice.it, recandovi alla sede territoriale di via Cesare Battisti 60 o rivolgendovi ai segretari di circolo.
La partenza è prevista per le 7 circa, con ritorno entro le 24.

Tutte le info sulla manifestazione all’indirizzo http://beta.partitodemocratico.it/speciale/5novembre2011/home.htm.

Vi aspetto!

21 ottobre 2011

DIARIO DI BORDO - 21 ottobre

La crisi imperversa, lo scenario internazionale ribolle e il governo è impegnato a testa bassa nel tentativo di cambiare l’articolo 41 della Costituzione. Obiettivo delle grandi manovre dell’esecutivo è cancellare la nozione di “utilità sociale” dell’impresa, alla ricerca di un alibi e di un diversivo per accattivarsi le simpatie di una classe imprenditoriale che però chiede oggi tutt’altro che lo stravolgimento del pensiero dei padri costituenti. Nel frattempo, anche per questa settimana, son riusciti a dribblare ogni vera decisione su quello che servirebbe realmente al Paese: misure serie e risorse per far ripartire la nostra economia puntando sulla ricerca, realizzando le infrastrutture indispensabili alla competitività, incentivando chi fa impresa in modo innovativo e responsabile. In due anni abbiamo perso mezzo milione di posti di lavoro, ma il governo sembra non accorgersene: ancora una volta il varo del decreto sviluppo è stato rimandato. E l’approccio è chiaro: l’idea di Berlusconi per affrontare questa crisi epocale è “inventarsi qualcosa”.

D’altronde è difficile aspettarsi qualcosa di più da una maggioranza che solo la scorsa settimana è stata protagonista di uno scivolone storico e da un esecutivo che per l’ennesima volta ha riacchiappato la fiducia per i capelli.

12 ottobre 2011

Il ko del governo

Un ko storico, quello incassato dal Governo ieri. La bocciatura dell’articolo 1 del rendiconto di bilancio, praticamente il punto di partenza per l’intera manovra, è arrivata nel pomeriggio a Montecitorio: nonostante la presenza di Berlusconi in Aula, i voti favorevoli sono stati solo 290, uno in meno del necessario all’approvazione. E l’ira del premier, prima pietrificato, poi in rapida ritirata dall’emiciclo, non è sfuggita a nessuno. Come a nessuno è sfuggito che a votare l’articolo non c’era Tremonti, artefice del provvedimento finanziario e da giorni protagonista di uno scenario di palpabile tensione nel centrodestra, alimentato a suon di battute poi rimangiate. E che sulla votazione di ieri pomeriggio ha chiaramente pesato l’esito non proprio felice del colloquio tra il presidente del Consiglio e il frondista Scajola. Le crepe della maggioranza erano evidenti da tempo, ma il risultato di ieri rappresenta una concretizzazione plastica, consumata sulla pelle del Paese, della schizofrenia di una coalizione incapace di lavorare a provvedimenti efficaci.

07 ottobre 2011

DIARIO DI BORDO - 7 ottobre

Morire di lavoro, morire al lavoro. Morire da ragazze, anche bambine, travolte da un crollo ‘improvviso’, che purtroppo, almeno da quello che trapela finora dagli accertamenti, ha invece tutto il sapore di un dramma annunciato. La tragedia di Barletta, quattro operaie morte, insieme alla figlia del proprietario del laboratorio, sotto le macerie della palazzina in cui si trovavano per lavorare a 4 euro l’ora in nero, in locali inadeguati, ha segnato duramente questa settimana. Una “sciagura inaccettabile” ha detto il presidente della Repubblica, che chiede accertamenti rigorosi sulle responsabilità e invita a mantenere alta la guardia sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e nelle case. Una sciagura che mi sembra la terribile sintesi di un aspetto dell’Italia, segnato dalla speculazione, dalla burocrazia lenta e distratta, dallo sfruttamento, che non siamo ancora riusciti a sconfiggere. Cancellare questo sfregio, tornando a dare dignità e sicurezza a chi lavora, è una priorità indiscutibile per una nazione che voglia potersi dire civile.

30 settembre 2011

DIARIO DI BORDO - 30 settembre

Dopo aver evitato l’arresto al deputato Pdl Marco Milanese, il centrodestra ha ‘salvato’ anche Romano. La mozione di sfiducia al ministro dell’agricoltura, indagato per concorso in associazione mafiosa, è stata respinta con 315 voti contrari. Niente di nuovo sotto il sole, viene da commentare amaramente. E altrettanto amaramente siamo stati costretti a prendere atto della defezione di sei colleghi radicali, eletti nelle file del Pd, che hanno scelto di non partecipare al voto. Una decisione incomprensibile e grave, messa in atto proprio mentre in Parlamento, che dovrebbe rappresentare il cuore pulsante della nostra democrazia, si consumava l’ennesimo attacco ad uno dei poteri costituzionali, la magistratura, dipinto secondo l’ormai ben noto ‘teorema’ berlusconiano come un’autorità persecutoria ed animata da fini esclusivamente politici.


Il centrodestra però pare ricompattarsi soltanto quando si tratta di evitare guai a qualche collega: in questa settimana è successo più volte che il governo andasse sotto a Montecitorio: mercoledì è stato battuto 247 a 223 su un ordine del giorno del Pd che impegnava l’esecutivo a modificare la normativa vigente per consentire ai cittadini di scegliere, tra le destinazioni dell’8 per mille, anche la scuola pubblica. Appena lunedì invece un’altra batosta era arrivata nell’ambito della discussione sul ddl delega sulle professioni sanitarie: con 273 voti a favore e 259 contro è passato un nostro emendamento (su cui il governo aveva dato parere negativo) che sopprime dal ddl l’istituzione dell’ordine dei dentisti.

23 settembre 2011

DIARIO DI BORDO - 23 settembre

Tira un’aria brutta, in tutta Italia.


Un’aria appestata dalle difficoltà economiche sempre più pesanti e dal deprimente spettacolo offerto da un presidente del Consiglio impegnato in “altro” e dai suoi uomini.

In questo quadro si inserisce una manovra che non piace a nessuno, che picchia duro sui più deboli ma non risolve i problemi, che ha fatto imbestialire sindacati e Confindustria, che non è riuscita a conquistare la fiducia dei mercati, che ha creato enormi difficoltà ai Comuni, ormai nella condizione di non riuscire a garantire i servizi fondamentali ai cittadini. Il declassamento di Standard & Poor’s è arrivato a preoccupante coronamento di settimane di delirio finanziario, seguito a ruota dai giudizi negativi su alcuni istituti bancari italiani.

Intanto la Lega rispolvera il tormentone della secessione e attacca il Presidente della Repubblica, ‘reo’ di aver difeso l’unità nazionale.

21 settembre 2011

Il giudice ragazzino


Rosario Angelo Livatino era un magistrato.
Fu ucciso il 21 settembre 1990, a 38 anni, sulla statale Agrigento-Caltanissetta da sicari mafiosi. 
Stava andando in tribunale, a fare il suo lavoro. Non aveva scorta. 

19 settembre 2011

Le tristi smanie di un premier in crisi

Donne come tangenti. Corpi come beni di consumo da scambiare per ottenere favori, denaro, agevolazioni. Richieste precise, dall’altezza agli abiti da indossare, che definiscono come fossero oggetti le caratteristiche delle ragazze che vengono invitate alle feste del premier. Il tutto raccontato da un lessico che chiamare volgare è già un complimento, che rispecchia i peggiori cliché del maschilismo più cafone, che lascia intravedere una penosa routine para-seduttiva incardinata secondo le regole di un immaginario talmente scaduto da mandare puzza di rancido.
Quale sia la considerazione che il premier ha delle donne, delle loro capacità, delle loro esigenze, lo avevamo chiaro da tempo.

16 settembre 2011

DIARIO DI BORDO - 16 settembre

La manovra voluta dal governo, durissima e allo stesso tempo inadeguata, è diventata legge.
È stata approvata mercoledì sera, dopo che l’esecutivo aveva blindato il provvedimento con la fiducia, per l’ennesima volta, impedendo il confronto più volte richiesto dal Pd. La manovra bis, quella dei tagli alla scuola, alla sanità, ai servizi, quella delle classi pollaio e dei ticket sanitari,  quella degli enti locali in ginocchio, del trasporto pubblico falcidiato, quella delle pensioni rimandate a data da destinarsi e dei licenziamenti facili, quella che fa pagare il conto alle fasce più deboli e non intacca i privilegi dei più ricchi è da ieri sera una realtà con cui gli italiani, famiglie e lavoratori, si troveranno a fare i conti molto presto. Anzi, prestissimo, dato che da domani sarà effettivo l’aumento dell’Iva, che colpirà tutti, indiscriminatamente, con un nuovo innalzamento dei prezzi.
Il provvedimento è passato con 314 voti favorevoli e 300 contrari, mentre fuori da Montecitorio si consumavano scontri e cariche della polizia a testimoniare del clima sempre più teso che si respira in Italia.

13 settembre 2011

Firmare in tanti, firmare subito!

Liberare l’Italia da una pessima legge elettorale, per dare nuova forza e autonomia al Parlamento e tornare a stringere un rapporto autentico con gli elettori: per questo ho deciso di firmare a sostegno del referendum per l’abrogazione del cosiddetto ‘porcellum’.

Il Pd sostiene la campagna per la raccolta delle firme mettendo a disposizione le proprie strutture.

A Lucca troverete i tavoli organizzati dai democratici nelle zone più frequentate.
Nel dettaglio, il 14 e il 21 settembre, giorni di fiera, si potrà firmare dalle 15 alle 19 al tavolo sistemato fuori Porta Santa Maria, nel tratto pedonale tra il chiosco dei bomboloni (“da Piero”) e il sottopasso pedonale che conduce a Borgo Giannotti.
17, 18 e 24 settembre: il tavolo organizzato dal Pd sarà in via Beccheria, dalle 15 alle 19.
20 settembre: si può firmare a Ponte a Moriano, al mercato settimanale in piazza Cesare Battisti, dalle 9 alle 13.
25 settembre: il tavolo si sposta in via Fillungo, davanti alla chiesa di San Cristoforo, dalle 15 alle 19.
In più i circoli predisporranno altre iniziative nelle singole sedi.

In questo momento, visto anche l’atteggiamento irresponsabile della maggioranza, ritengo che una forte mobilitazione a favore del referendum rappresenti l’unico modo davvero efficace per sbloccare lo stallo in Parlamento e consentire ai cittadini, grazie alla modifica di una legge elettorale iniqua, di riappropriarsi del potere di scegliere i propri rappresentanti. Una adesione consistente alla raccolta di firme rappresenterebbe senz’altro un importante stimolo ad una discussione parlamentare, cui il Pd è già in grado di offrire il rilevante contributo di una proposta unitaria ed efficace.
Per questo vi invito a firmare e a farlo al più presto!



11 settembre 2011

11 settembre, dieci anni dopo


L'11 settembre 2001 ero al lavoro in Commissione, alla Camera. 
Alla notizia degli attacchi suicidi negli Stati Uniti, insieme ai colleghi corremmo in sala stampa. 
Sbigottiti, seguimmo per tutto il pomeriggio i tragici aggiornamenti. 

Tremila morti e migliaia di feriti: dieci anni dopo, voglio ricordarli così. 

09 settembre 2011

DIARIO DI BORDO - 9 settembre

Tante persone in piazza per dire no alle scelte deliranti del governo Berlusconi: la settimana è iniziata con lo sciopero e le manifestazioni della Cgil. Ho partecipato al corteo di Lucca e anche nella nostra città si sono fatti sentire con forza il disagio e la rabbia per una manovra che disegna un futuro ancora incerto e sempre più difficile per gli italiani, che penalizza i giovani e impoverisce le fasce sociali già in difficoltà.  
La riapertura delle Camere è avvenuta in un clima di preoccupazione: la fiducia al Senato ha dimostrato ancora una volta la debolezza e l’arroganza della maggioranza, che anche con le ultime decisioni ha confermato l’iniquità del provvedimento che arriverà la prossima settimana a Montecitorio.

07 settembre 2011

In piazza con la Cgil


Tante persone in piazza anche a Lucca. 
Un no forte e chiaro alle scelte inique del governo.  
C'ero anch'io.

05 settembre 2011

Ricordando Angelo Vassallo



Ad un anno dalla sua tragica scomparsa ricordiamo Angelo Vassallo. Era il sindaco di Pollica, un piccolo comune in provincia di Salerno a cui aveva saputo dare nuova dignità grazie al suo impegno per una buona politica. È stato ucciso perché credeva nel rispetto delle regole, nella legalità. Oggi, nonostante la passione con cui gli inquirenti si sono dedicati all’indagine, ancora non conosciamo i nomi dei suoi assassini. Domani, all’apertura delle Camere, verrà presentata un’interrogazione ai ministri dell’Interno e della Giustizia (prima firma Ermete Realacci), che anch’io ho sottoscritto, per sollecitare nuovi interventi a favore della legalità nel Cilento e chiedere al governo di agire per consentire una rapida e positiva conclusione delle indagini sull’omicidio. 

02 settembre 2011

DIARIO DI BORDO - 2 settembre

Non ha l’aria del rientro, questo scampolo di fine estate. L’Italia è reduce da un agosto difficile, la crisi continua a mordere, la situazione finanziaria è preoccupante. E da settimane si discute di una manovra che, tra repentini cambi di rotta e liti interne, la maggioranza sta trasformando in un disastro per il paese.
Perché, nonostante l’innegabile necessità di una politica economica rigorosa, per l’ennesima volta il centrodestra presenta il conto a chi ha sempre pagato, ai più deboli, ai più piccoli. Senza nessuna vera intenzione di scalfire i privilegi di chi ha di più: perché in questo magma in continua trasformazione non compare una riga che sia una in cui si stabilisca che a fare sacrifici dovranno essere anche i più ricchi. Il valzer delle scelte a cui stiamo assistendo ha qualcosa di osceno: dubbi di incostituzionalità, ipotesi di veri e propri ‘espropri’ (come altro definire la proposta di scippare anni a chi ha riscattato il servizio militare o il corso di studi universitari, scomparsa fulmineamente dopo le proteste?), giochi di prestigio sul contributo di solidarietà per i più abbienti, i cui redditi alla fine pare che non saranno toccati.

12 agosto 2011

Sant'Anna di Stazzema


Il 12 agosto 1944 la furia nazifascista falciò barbaramente 560 vite. 
Donne, bambini, vecchi: innocenti trucidati senza pietà. 
Oggi ricordiamo il 67° anniversario della strage di Sant'Anna di Stazzema. 
Coltiviamo la memoria perché quello che è stato non si ripeta mai più. 

08 agosto 2011

DIARIO DI AGOSTO E DI INIZIO SETTEMBRE

La Camera ha chiuso i battenti, ma non è tempo di andare in vacanza. Le difficoltà del nostro Paese sono evidenti. E sono tanti i temi da affrontare per cercare una soluzione e portare l’Italia fuori dalla crisi.


Appuntamento interessante il 4 agosto: alla festa dell’Unità democratica di Gallicano si è parlato di politica economica. Ho partecipato all’incontro “La stangata: la manovra finanziaria” insieme al collega Alberto Fluvi, capogruppo Pd in commissione Finanze alla Camera e al capogruppo Pd in Regione, Vittorio Bugli. A discutere con noi degli effetti del provvedimento sulle famiglie e dei costi della politica c’erano anche il senatore Marcucci e i consiglieri regionali Pellegrinotti e Remaschi.

Il giorno dopo invece mi sono occupata di scuola: i tagli targati Gelmini-Tremonti rischiano di mettere in ginocchio il sistema scolastico in Garfagnana. Stamani, a Barga, nella sala consiliare del Comune ho partecipato alla Conferenza dei sindaci della Valle del Serchio sull’istruzione: lavorare insieme, compatti, è l’unico modo per riuscire a fare qualcosa in difesa del nostro territorio e dei tanti ragazzi che hanno il diritto di studiare in ambienti sicuri, seguiti da docenti motivati e con un numero equo di compagni di classe.

05 agosto 2011

DIARIO DI BORDO - dal 31 luglio al 6 agosto

Questa settimana alla Camera è stata particolarmente intensa: l'ennesima tragedia del mare che ha lasciato tutti sconvolti, la discussione sui tagli ai costi della politica e quella sulla situazione economica con l'intervento di Berlusconi alla Camera.
Per un resoconto più dettagliato vi rimando al mio sito: troverete i materiali delle sedute alla Camera e le proposte del Partito Democratico.

Cliccate qui

04 agosto 2011

Don Aldo, fucilato per aver fatto il prete


Don Aldo Mei (5 marzo 1912 - 4 agosto 1944)

Condannato a morte e fucilato dai tedeschi "per aver protetto e nascosto un giovane di cui volevo salvare l'anima, per aver amministrato i sacramenti ai partigiani, e cioè aver fatto il prete. Il terzo motivo non è nobile come i precedenti: aver nascosto la radio".*


* dalla lettera scritta da don Aldo ai genitori poco prima di morire. 

29 luglio 2011

DIARIO DI BORDO - dal 25 al 30 luglio

Una legge ad personam, tanto per cambiare: la settimana che si è appena chiusa è stata segnata dalle polemiche sul ddl sul cosiddetto “processo lungo”. La fiducia sul provvedimento che consentirà, tra l’altro, alla difesa di dilatare a dismisura le liste dei testimoni, con evidenti conseguenze sui tempi dei processi, è stata votata oggi al Senato: il ddl è passato con 160 voti a favore e 139 contrari; tornerà alla Camera, dove il Pd, come ha già fatto a Palazzo Madama, si batterà per impedirne l’approvazione definitiva. E se l’accelerazione impressa dall’esecutivo all’iter del provvedimento era già stata definita “inaccettabile” dalla capogruppo democratica Anna Finocchiaro (che oggi ha duramente stigmatizzato l’assenza di Berlusconi in aula) subito dopo il voto è arrivata la voce critica del presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Palamara, che senza giri di parole ha spiegato come “processo lungo significa non arrivare mai a sentenza”. Ma questa maggioranza non voleva abbreviare i tempi dei processi? Un pessimo inizio, mi viene da dire, per il nuovo Guardasigilli Nitto Palma, che al Senato era presente ma non ha detto parola su una scelta che, sempre per citare Palamara è dettata “dall’esigenza di risolvere situazioni particolari e non porta ad alcun miglioramento dell’efficienza del processo”.
Pessima la performance del governo e della maggioranza anche quando si è trattato di discutere le pregiudiziali di costituzionalità presentate da Pdl, Udc e Lega sul ddl contro l’omofobia.

22 luglio 2011

DIARIO DI BORDO - dal 18 al 24 luglio

Un terremoto per la maggioranza: questa settimana parlamentare è stata fitta di appuntamenti importanti e segnata da una serie di disfatte per il governo e per il presidente del Consiglio.
La spaccatura più clamorosa si è consumata sulla richiesta di arresto per Alfonso Papa, nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta P4. Pdl e gruppo dei “responsabili” hanno chiesto il voto segreto: una scelta fortemente stigmatizzata dal capogruppo Pd, Franceschini, che ha anche sottolineato le ambiguità della Lega. Il Carroccio ha formalmente lasciato libertà di coscienza, pur dichiarandosi favorevole all’arresto e determinando di fatto il risultato. Il via libera all’arresto del deputato berlusconiano, è arrivato con 319 sì e 293 no (sostanzialmente un rovesciamento dei numeri della maggioranza) facendo calare un silenzio di ghiaccio sull’Aula. E mentre Berlusconi, che ha assistito esterrefatto alle operazioni di voto, sbatteva con rabbia il pugno sul banco a cui sedeva, questa nuova débacle definiva in modo ancor più netto la difficoltà di una maggioranza che si sta sgretolando. Che “si è rotta”, come ha detto il segretario democratico Bersani.

20 luglio 2011

Ero a Genova dieci anni fa

Ero a Genova, dieci anni fa. Il 21 luglio 2001.
Ci ero arrivata in pullman, con i ragazzi dei movimenti, delle associazioni, con chi aveva scelto, anche da Lucca, di muoversi per far sentire la sua voce ai grandi del mondo barricati in un centro storico blindato a prendere decisioni che riguardavano, come sempre, tutti noi.
Siamo arrivati il giorno dopo gli scontri di via Tolemaide, meno di 24 ore dopo la tragedia di piazza Alimonda: Carlo Giuliani, 23 anni, era stato ucciso da un colpo da arma da fuoco.  
Ero stata eletta alla Camera da pochi mesi: il 21 luglio sono partita con un collega, convinta che non si potevano lasciare andare da soli, in quel clima, i ragazzi e tutte le persone che volevano manifestare pacificamente e liberamente il loro dissenso.

19 luglio 2011

Via d'Amelio, 19 anni fa

"La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità". 

Paolo Borsellino (19 gennaio 1940 - 19 luglio 1992)


15 luglio 2011

DIARIO DI BORDO - dall'11 al 17 luglio


Le difficoltà che il nostro Paese attraversa in questi giorni sono evidenti a tutti.
Il fronte finanziario è bollente, con la crisi che ha battuto colpi forti e minacciosi in Borsa e il concreto timore di un attacco speculativo all’Italia, nonostante le vendite di questi giorni, quelle che hanno suscitato l’allarme, sembrino essere effettive e non allo scoperto. Per citare Repubblica: “da giorni tutto il mondo vende Italia, non solo gli avventurieri”. Indipendentemente da questo, il Paese deve mandare un segnale immediato per evitare che la situazione precipiti in un circolo vizioso alimentato dai timori dei mercati: per rendere possibile questa reazione rapida il Pd ha dato la sua disponibilità a  far votare la manovra entro la fine di questa settimana, senza tentennamenti. Tempi ridotti e certi,  come assicurato al Presidente della Repubblica nel nome della credibilità del nostro Paese ma voto contrario sulla sostanza a sottolineare la nostra assoluta disapprovazione nei confronti delle scelte che Tremonti  e compagnia hanno compiuto organizzando una finanziaria contro le famiglie, le Istituzioni locali e le imprese a partire dalle più piccole.
Altrettanto fermo resta però il nostro giudizio sul governo, che manda l’ennesimo segnale di debolezza usando la fiducia e a cui chiediamo di andarsene dopo l’approvazione della finanziaria, per dare finalmente all’Italia la possibilità di una svolta che la risollevi dalle gravissime difficoltà in cui è precipitata con questo esecutivo. Severa è chiaramente la nostra opinione su una manovra cui voteremo contro, che riteniamo non solo insufficiente ma anche gravemente punitiva per i cittadini e che dovrà a nostro avviso essere integrata entro tempi brevissimi da un ddl di delega fiscale e da un provvedimento sulle regole di contabilità.  

13 luglio 2011

Parlando di testamento biologico e di una pessima legge

Mi è successo spesso di pensare, di fronte a provvedimenti decisi da questo governo, al “Verrà un giorno…” di Frà Cristoforo. L’ho pensato davanti ai tagli alla scuola che rubano il futuro a bimbi e ragazzi. Davanti alle sforbiciate alla sanità, alle leggi ad personam, a certi provvedimenti sull’immigrazione. L’ho pensato quando ho sentito un Ministro della Repubblica proporre di prendere le impronte digitali ad alcuni bambini, solo alcuni.

Oggi lo penso, e la frase risuona nella mia testa più forte che mai, in merito alla discussione in Parlamento sul testamento biologico. A metà della scorsa settimana abbiamo iniziato l’esame del disegno di legge. Una pessima legge. Una legge che resta un ammasso di vuote parole, perché non garantisce affatto che le volontà del singolo vengano rispettate. Al contrario, le rende di fatto inapplicabili, imbrigliandole in una serie impressionante di norme e limiti punitivi per il malato, che non può più disporre del proprio corpo. E rende possibile la pesante ingerenza dello Stato nelle convinzioni personali sul fine vita. Il Pd ha tentato in ogni modo di fermare questo testo: abbiamo chiesto di avviare una riflessione vera, libera da ogni strumentalizzazione, per evitare di fare errori e di prendere decisioni affrettate su un tema così delicato. Abbiamo chiesto di non regolare per legge una materia che si intreccia con le scelte più intime di una persona, tanto più di una persona sofferente, abbiamo avanzato proposte alternative. Infine abbiamo fatto ricorso al regolamento d’Aula e utilizzato tutto il tempo a nostra disposizione per il dibattito per cercare di rallentare il percorso di una maggioranza che, sostenuta dall’Udc, ha voluto procedere come un treno in corsa verso l’approvazione. Non è bastato. Non si è voluto ragionare davvero, neppure su un argomento tanto sensibile. Il risultato è che, se la norma passerà anche al Senato (dove comunque approderà in autunno), ci troveremo con una legge che è un collage confuso di prescrizioni incomprensibili e di divieti che contrastano con la normativa europea sul fine vita, che scarica sui medici una responsabilità pesantissima, mettendoli per di più nella posizione di non rispettare la volontà dei pazienti. Un caos che potrà produrre innumerevoli ricorsi in tribunale. E che dimostra quanto il governo e la maggioranza, che con questa legge si assumono “la responsabilità di continuare a lacerare il Paese” come ha detto l’onorevole Livia Turco nella sua dichiarazione di voto, sia ormai lontano dal comune sentire degli italiani. 

Qui trovare la dichiarazione di voto dell'onorevole Livia Turco. 

08 luglio 2011

DIARIO DI BORDO - dal 4 al 10 luglio

Le temperature continuano a restare alte a Montecitorio. Complice un’agenda fittissima, densa di temi importanti per il futuro del nostro paese.
Tra gli autogol dell’esecutivo, in questa settimana vale la pena di segnalare il mancato rinnovo della commissione di valutazione d’impatto ambientale, più nota come Via, che è decaduta dal 22 giugno scorso. Insomma, il governo del fare, che sulla necessità di nuove infrastrutture non manca mai di far proclami, di fatto ostacola l’avvio concreto di molte opere. Proprio in questi giorni ho posto di nuovo il problema alla ministra Prestigiacomo, che però sostiene di non avere responsabilità e che il blocco è causato dal Ministero dell’Economia. Vorrei ricordare che la commissione Via viene finanziata unicamente attraverso le richieste che deve esaminare e che quindi è assolutamente irresponsabile bloccare l’avvio di opere a causa dell’assenza di questo organismo fondamentale per il rispetto dei vincoli ambientali e paesaggistici. Il mancato rinnovo potrebbe avere effetti negativi già dalla prossima riunione del Cipe, prevista il 31 luglio, in cui il parere della commissione sarà fondamentale per molti progetti da finanziare. Ormai siamo nel campo dell’assurdo: per questo ho presentato un’interrogazione indirizzata in particolare al ministro Tremonti.
Intanto la manovra ha proseguito il suo cammino.

01 luglio 2011

DIARIO DI BORDO - dal 27 giugno al 1° luglio

Una settimana caldissima, quella che ho trascorso a Roma. Non solo per le temperature, ormai ampiamente estive, che si registrano nella capitale. Il clima in Parlamento è rovente, a causa delle continue frizioni nella maggioranza.
Nel governo si continua a litigare: per la gestione dell’emergenza spazzatura a Napoli, con la Lega che vota no al decreto rifiuti varato dal Consiglio dei Ministri, lavandosi le mani di una situazione insostenibile. Ma lo stesso provvedimento deciso dall’esecutivo non appare all’altezza della difficilissima situazione del capoluogo partenopeo e sembra del tutto inadeguato all’obiettivo di un intervento davvero incisivo.
Intanto la maggioranza continua ad andare sotto nelle votazioni a Montecitorio: questa volta sul tavolo c’era la legge comunitaria.

29 giugno 2011

Viareggio, due anni dopo.

29 GIUGNO 2009 - 29 GIUGNO 2011 
NOI NON DIMENTICHIAMO



A due anni dall’esplosione che è costata la vita a 32 persone il dolore è ancora vivissimo. In questo secondo anniversario della strage di Viareggio voglio esprimere tutta la mia vicinanza ai sopravvissuti e ai familiari delle vittime, che portano il segno di una tragedia su cui è necessario fare completa luce al più presto. Queste persone, tanto duramente colpite, chiedono giustizia. Un impegno e una richiesta che meritano il sostegno delle istituzioni e di tutti i cittadini. Mi auguro che la magistratura possa svolgere tutte le verifiche indispensabili all’accertamento delle responsabilità, nei tempi appropriati e necessari, affinché venga fatta definitivamente chiarezza su uno degli incidenti più terribili della storia del nostro Paese. 



24 giugno 2011

DIARIO DI BORDO - dal 20 al 25 giugno

La maggioranza non si smentisce. E nonostante i segnali inequivocabili lanciati dai cittadini con il voto amministrativo e referendario, continua il suo cammino a colpi di fiducia e autoreferenzialità.
Questa settimana il decreto sviluppo è stato protagonista a Montecitorio proprio con l’ennesimo voto di fiducia. Il Pd si è espresso contro questo provvedimento, che tra l’altro introduce un pericoloso allentamento delle regole in tema di appalti e di urbanistica. Senza contare la marcia indietro sulla messa a pedaggio delle tratte stradali Anas: il governo sembra ormai intenzionato a far pagare gli automobilisti anche su queste strade, che tra l’altro sono spesso in condizioni disastrose.
Il giorno seguente il discorso alla Camera di Berlusconi ci ha lasciati profondamente delusi: il presidente del Consiglio ha ripetuto una serie di luoghi comuni della sua retorica, dalla negazione dei contrasti nella maggioranza alla riforma delle giustizia, passando per immigrazione e federalismo fiscale, senza fare proposte concrete e immediatamente attuabili per risollevare il paese. Una serie di “buoni propositi” da “primo giorno di scuola”, come ha sintetizzato il segretario Pd Bersani. L’Italia però non può aspettare ancora.
Altro fronte caldo, quella della manovra da più di 40 miliardi che l’esecutivo intende varare entro la fine di giugno. Nelle intenzioni del governo pare esserci anche quella di intervenire nuovamente sulle pensioni nell’ambito della manovra da varare entro la fine di giugno, con un ulteriore aumento dell’età per tutti i cittadini. A questo si somma un bagaglio di tagli che colpiranno ulteriormente i Comuni e la sanità, insieme a blocco del turn over e congelamento degli stipendi pubblici. 

17 giugno 2011

DIARIO DI BORDO - dal 13 al 18 giugno

Questa settimana si è aperta con il bellissimo risultato dei referendum: il quorum è stato abbondantemente raggiunto e l’affluenza ha sfiorato il 57%, determinando la schiacciante vittoria dei Sì per tutti i quattro quesiti. Ottimi i dati della provincia di Lucca, dove tra l’altro le percentuali più consistenti in termini di affluenza sono state registrate in alcuni comuni della Garfagnana, cosa che mi rende particolarmente orgogliosa. Anche nel nostro territorio i cittadini hanno espresso chiaramente la volontà di tutelare l’acqua pubblica, chiudere definitivamente con il nucleare e difendere la nostra democrazia. Temi che hanno dimostrato di essere in sintonia con il sentire dei cittadini. Ora è importante continuare a lavorare per far ripartire l’Italia nel segno di un nuovo modello di sviluppo.
Il Governo però sembra fare orecchie da mercante, nonostante l’eclatante successo dei referendum: tanto che martedì, insieme ad altri due colleghi, abbiamo chiesto che venissero ritirate le norme sull’agenzia per i servizi idrici contenute nel decreto sviluppo, ormai superate dal responso degli italiani. Ora è necessario istituire una vera Autorità dell’acqua, che veda insieme Stato e Regioni, nel contesto di una riforma organica del servizio idrico integrato improntata al principio dell’acqua bene comune.

13 giugno 2011

57%

Una partecipazione massiccia (il dato medio è del 57%).
Una schiacciante vittoria per i Sì.
Gli italiani vogliono acqua pubblica, energia pulita, giustizia uguale per tutti.
Una bella giornata!

10 giugno 2011

Referendum: istruzioni per l'uso

Acqua pubblica, energia pulita, democrazia: l’appuntamento con i referendum di domenica e lunedì è di quelli da non perdere!
Innanzi tutto andiamo a votare: raggiungere il quorum (il 50% più uno degli aventi diritto) è indispensabile perché il responso delle urne sia efficace.
I seggi saranno aperti domenica 12 giugno dalle 8 alle 22 e lunedì 13 giugno dalle 7 alle 15.
Per votare è necessario avere con sé un documento di identità (carta di identità o patente di guida, anche nella versione nuova su tessera) e la tessera elettorale
Attenzione: gli uffici comunali saranno aperti per il rinnovo della tessera o per la richiesta di duplicato.
Al momento del voto verranno consegnate a ciascun elettore quattro schede: quella rossa e quella gialla contengono i quesiti sull’acqua, quella grigia il quesito sul nucleare, quella verde il quesito sul legittimo impedimento. Si vota tracciando un segno sul riquadro con la risposta scelta: Sì oppure No.

A questo punto non mi resta che rinnovare il mio appello: votiamo quattro Sì per dire no alla privatizzazione dell’acqua, al nucleare e ad un provvedimento che pone alcuni privilegiati al di sopra della legge. 
QUATTRO SI’ PER UN’ITALIA MIGLIORE. BUON VOTO A TUTTI!

DIARIO DI BORDO - dal 6 al 10 giugno

Se qualcuno aveva ancora dubbi sulla situazione della maggioranza, questa settimana avrà senz’altro fugato qualsiasi residua incertezza in merito allo stato confusionale di quella che ormai sembra più una compagine allo sbando che una coalizione in grado di guidare l’Italia.
Mentre in tutto il Paese cresce la mobilitazione per i referendum di domenica e lunedì (di cui il centrodestra non pare aver capito la portata) la crisi della maggioranza è ormai conclamata, tra vertici fallimentari, battute al vetriolo e abbandoni repentini della nave che affonda. E dal Parlamento, in questi giorni, sono arrivati segnali inequivocabili delle gravissime difficoltà dell’esecutivo guidato da Berlusconi.

07 giugno 2011

Memorandum!

Domenica 12 e lunedì 13 giugno andiamo a votare. 
Al referendum diciamo quattro Sì per l'acqua pubblica, l'energia pulita, la legge uguale per tutti. 
Quattro Sì per un'Italia migliore!

27 maggio 2011

DIARIO DI BORDO - dal 23 al 28 maggio

L’attesa per i risultati dei ballottaggi, in particolare per quelli di Milano e Napoli, è stata palpabile per tutta la settimana, mentre dalla maggioranza e dal premier continuavano ad arrivare nuove boutade a sostegno dei candidati del centrodestra in difficoltà.
Ma l’attività a Montecitorio è stata comunque fitta: al centro dei lavori il decreto omnibus, utilizzato dalla maggioranza per evitare al premier nuovi, gravi imbarazzi. Come possiamo infatti interpretare la scelta di ratificare la sospensione del piano sul nucleare a poche settimane dal referendum, se non come un tentativo di contenere la voglia di partecipazione degli italiani che sono chiamati ad esprimersi, nella stessa consultazione, anche in tema di legittimo impedimento? In commissione si è dato avvio alla discussione sul cosiddetto decreto sviluppo lanciato dal ministro Tremonti alla vigilia del primo turno delle elezioni amministrative, con l’intento di parlare ad imprese e mondo economico molto scettici ed a disagio. La settimana prossima entreremo nel merito delle complesse modifiche legislative introdotte nel campo degli appalti, dell’urbanistica, dei servizi pubblici, tutte indicate senza il consenso né la cooperazioni con le Regioni italiane.

25 maggio 2011

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20 maggio 2011

DIARIO DI BORDO - dal 9 al 20 maggio

Condivisione, lavoro serrato e un risultato elettorale entusiasmante: è questo il mio bilancio delle ultime due settimane tra Lucca e Roma. La vittoria di Stefano Baccelli al primo turno e l’affermazione del Pd alle elezioni provinciali, la conferma dei nostri amministratori nei Comuni di Pieve Fosciana, Piazza al Serchio e Seravezza, insieme all’ottimo risultato del centrosinistra a Milano e in altre città ci permettono di guardare ai prossimi appuntamenti con ottimismo, forti di una proposta politica fatta di risposte concrete alle esigenze dei cittadini. E sono un segnale chiaro e forte alla maggioranza, che arriva da un’Italia che vuole voltare pagina e guardare al futuro senza la zavorra di un governo impegnato ormai quasi esclusivamente nella tutela degli interessi del presidente del Consiglio. Ma questa tornata elettorale è stata anche l’occasione per un confronto diretto con gli esponenti nazionali del centrosinistra. Ad accogliere Pierluigi Bersani a Lucca c’erano più di 250 persone, tutte messe a tavola (e con un menu coi fiocchi!) grazie all’instancabile e puntuale lavoro degli amici del circolo Centro Storico. I gazebo montati in piazza San Francesco, il servizio efficientissimo, insieme all’entusiasmo dei partecipanti e al calore con cui è stato accolto il segretario del Partito Democratico testimoniano delle grandi risorse che abbiamo a disposizione, grazie all’impegno di chi è attivo quotidianamente a contatto con le persone e con il territorio, un patrimonio di cui dobbiamo fare tesoro.

13 maggio 2011

Un caffè con Franceschini

Il 12 maggio è arrivato a Lucca Dario Franceschini.L'abbiamo incontrato per un caffè e una passeggiata nel centro storico: tante persone ad accogliere il capogruppo Pd alla Camera, in città per sostenere la candidatura di Stefano Baccelli.




11 maggio 2011

Bersani a Lucca

Il 10 maggio grande pranzo in piazza San Francesco (menu e servizio ottimi, a cura degli amici del circolo Centro Storico!) con il segretario del Pd Pierluigi Bersani.
Uno degli appuntamenti più emozionanti della campagna elettorale.