15 luglio 2011

DIARIO DI BORDO - dall'11 al 17 luglio


Le difficoltà che il nostro Paese attraversa in questi giorni sono evidenti a tutti.
Il fronte finanziario è bollente, con la crisi che ha battuto colpi forti e minacciosi in Borsa e il concreto timore di un attacco speculativo all’Italia, nonostante le vendite di questi giorni, quelle che hanno suscitato l’allarme, sembrino essere effettive e non allo scoperto. Per citare Repubblica: “da giorni tutto il mondo vende Italia, non solo gli avventurieri”. Indipendentemente da questo, il Paese deve mandare un segnale immediato per evitare che la situazione precipiti in un circolo vizioso alimentato dai timori dei mercati: per rendere possibile questa reazione rapida il Pd ha dato la sua disponibilità a  far votare la manovra entro la fine di questa settimana, senza tentennamenti. Tempi ridotti e certi,  come assicurato al Presidente della Repubblica nel nome della credibilità del nostro Paese ma voto contrario sulla sostanza a sottolineare la nostra assoluta disapprovazione nei confronti delle scelte che Tremonti  e compagnia hanno compiuto organizzando una finanziaria contro le famiglie, le Istituzioni locali e le imprese a partire dalle più piccole.
Altrettanto fermo resta però il nostro giudizio sul governo, che manda l’ennesimo segnale di debolezza usando la fiducia e a cui chiediamo di andarsene dopo l’approvazione della finanziaria, per dare finalmente all’Italia la possibilità di una svolta che la risollevi dalle gravissime difficoltà in cui è precipitata con questo esecutivo. Severa è chiaramente la nostra opinione su una manovra cui voteremo contro, che riteniamo non solo insufficiente ma anche gravemente punitiva per i cittadini e che dovrà a nostro avviso essere integrata entro tempi brevissimi da un ddl di delega fiscale e da un provvedimento sulle regole di contabilità.  

 
Intanto, purtroppo, si è concluso alla Camera l’esame del disegno di legge sul testamento biologico: la maggioranza, fortemente sostenuta dall’Udc, ha approvato il testo che tornerà al Senato probabilmente in autunno. Una legge che, come ha detto senza giri di parole Livia Turco nella sua dichiarazione di voto, “è un concentrato di equivoci e furberie”, con la quale governo e maggioranza si assumono la responsabilità “di continuare a lacerare il Paese”.
In otto articoli si stabilisce tra l’altro che le dichiarazioni anticipate di trattamento non sono vincolanti per i medici, che sono applicabili solo in assenza accertata di attività cerebrale, che alimentazione e idratazione non possono essere oggetto di dichiarazione anticipata da parte del paziente.
Come avevo spiegato nel post precedente, il Pd ha tentato con ogni mezzo (anche ricorrendo al regolamento d’Aula) di fermare questo testo, che senza essere frutto di una vera riflessione produce pesanti ingerenze nelle convinzioni e nelle scelte più intime delle persone, fa violenza alla volontà dei malati, investe i medici di responsabilità enormi, è in contrasto con la normativa europea e rischia di generare, proprio per la sua confusione, una serie senza fine di ricorsi. Personalmente sono convinta che una materia tanto delicata non possa essere regolata per legge. Al contrario governo e maggioranza ritengono di poter decidere per tutti. E in questo modo, mostrando arroganza e debolezza al tempo stesso, dimostrano di essere lontanissimi dal comune sentire degli italiani.
Abbiamo affrontato anche il disegno di legge di conversione del decreto sulla attuazione della direttiva riguardante la libera circolazione dei cittadini comunitari e per il recepimento della direttiva sul rimpatrio dei cittadini di Paesi terzi irregolari. Un provvedimento totalmente sbagliato frutto di una cultura leghista che discrimina i più deboli, privandoli della libertà personale per un periodo di tempo che può raggiungere i 18 mesi, e che fa diventare i Cie una forma di reclusione per il reato di clandestinità, esigendo che gli immigrati dimostrino la disponibilità di un’abitazione regolare e di altre garanzie che di questi tempi sono un lusso anche per molti cittadini italiani.
Abbiamo votato contro e registrato dichiarazioni imbarazzate anche di molti parlamentari della maggioranza che comunque hanno votato a favore.

Nonostante l’intenso lavoro in Aula, è proseguito regolarmente anche l’impegno delle Commissioni: ancora all’ordine del giorno la questione dei rifiuti a Napoli, l’analisi approfondita della Manovra finanziaria per i temi riguardanti le infrastrutture e l’organizzazione dell’Anas e lo svolgimento di interrogazioni che abbiamo rivolto al Ministro delle Infrastrutture. Io ne ho predisposto una finalizzata a conoscere l’elenco delle opere da definanziare  con l’obiettivo di rialimentare un fondo per gli investimenti così come indicato nella manovra. Risposte evasive ed imbarazzate del sottosegretario Mantovano hanno rimandato ad “un’analisi approfondita etc. etc….”
In pratica: nebbia e parole vaghe, altro che governo del fare!
Importante: parte l’iter per la discussione delle proposte di legge sull’acqua. Finalmente proveremo a costruire proposte condivise in un confronto costruttivo dopo i risultati referendari.

In queste ore la Giunta per le elezioni ha votato a favore dell’arresto dell’On Papa. Sapremo nei prossimi giorni quando l’Aula dovrà esprimersi. Ogni commento è superfluo e  mi domando se questo spettacolo debba continuare ancora!

p.s. A proposito: oggi l’ex sen. De Girolamo, che passò dall’Idv alla maggioranza (ricordate? All’inizio si definì vittima di un complotto), ha patteggiato 5 anni di carcere in un processo per  riciclaggio di 2md di euro e si è impegnato a pagare una multa di 5 milioni di euro.

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