01 luglio 2011

DIARIO DI BORDO - dal 27 giugno al 1° luglio

Una settimana caldissima, quella che ho trascorso a Roma. Non solo per le temperature, ormai ampiamente estive, che si registrano nella capitale. Il clima in Parlamento è rovente, a causa delle continue frizioni nella maggioranza.
Nel governo si continua a litigare: per la gestione dell’emergenza spazzatura a Napoli, con la Lega che vota no al decreto rifiuti varato dal Consiglio dei Ministri, lavandosi le mani di una situazione insostenibile. Ma lo stesso provvedimento deciso dall’esecutivo non appare all’altezza della difficilissima situazione del capoluogo partenopeo e sembra del tutto inadeguato all’obiettivo di un intervento davvero incisivo.
Intanto la maggioranza continua ad andare sotto nelle votazioni a Montecitorio: questa volta sul tavolo c’era la legge comunitaria.
A cui tra l’altro è stato presentato un emendamento che torna ad accendere la discussione sul futuro degli stabilimenti balneari, scatenando la diffidenza dei gestori che nella proposta vedono la possibilità che dal 2016 scattino le temute aste previste dalla Bolkenstein. A nostro avviso il primo, più importante passo da fare per risolvere una situazione tanto complessa resta aprire un confronto serio con la Ue, chiedendo una deroga. Al contrario, ci sembra che il governo continui a gettare fumo negli occhi, con provvedimenti che non sono chiari sotto molti punti di vista: sulle gare (anche se sembra sottintenderle) e nemmeno sul diritto di superficie.
È ormai entrata nel vivo la discussione sulla manovra: si profilano tagli pesantissimi, spostati però in modo furbesco al biennio successivo alla scadenza di questa legislatura. Nel frattempo comunque le forbici di Tremonti non rimarranno inoperose. E ne sentiremo rapidamente gli effetti con un ulteriore contraccolpo su sanità (con il ritorno del ticket) e trasporti pubblici, oltre che con pesanti ricadute per gli enti locali e sui servizi. In ballo ci sono anche le pensioni: dal 2014 comincerà ad innalzarsi l’età prevista.
Nota positiva in questa settimana: l’approvazione della legge sulle quote di genere negli organi di rappresentanza delle società quotate. Un passo avanti importante per il nostro Paese, che grazie a questa norma che porterà nei consigli di amministrazione almeno il 30% di donne, si muove finalmente in direzione europea. Una piccola rivoluzione che permetterà di valorizzare le tante donne che, con le loro competenze, possono offrire un contributo importante allo sviluppo dell’Italia intera e dei nostri territori.
Purtroppo, la settimana che si è appena chiusa ha portato con sé anche una terribile ricorrenza: il 29 giugno 2009 l’esplosione di un treno carico di gas nella stazione di Viareggio falciava 32 vite, lasciando una cicatrice che niente potrà mai cancellare. Il dolore è ancora vivissimo. E nel secondo anniversario della strage, ho espresso tutta la mia vicinanza ai sopravvissuti e ai familiari delle vittime, che continuano a lottare perché su questo disastro venga fatta luce al più presto, individuando le responsabilità. Il loro impegno merita il sostegno delle istituzione e di tutti i cittadini.

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