29 dicembre 2012

Domani voto Adami e Cellai


La grande partecipazione degli elettori alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato alla presidenza del Consiglio ha designato Pier Luigi Bersani, con piena  autorevolezza, a rappresentare il punto di riferimento del centrosinistra alle elezioni politiche di febbraio. L’Italia ha bisogno di un nuovo e rafforzato impegno per uscire dalla crisi ed è a partire dai bisogni dei più deboli il Partito Democratico dovrà governare e costruire la ripresa.
Le primarie per la scelta dei parlamentari, che si terranno domenica 30 dicembre, sono l’occasione per individuare chi, insieme a Bersani, potrà rappresentare le istanze del nostro territorio e promuoverne le proposte, offrendo il proprio contributo nelle liste del Pd.
Io sostengo le candidature di Maria Stella Adami e di Massimo Cellai: due nomi che sintetizzano al meglio le identità della nostra terra, da Lucca alla Valle del Serchio. Il loro lavoro e la loro impegno istituzionale li mettono quotidianamente a contatto con i bisogni delle persone e con le difficoltà che le famiglie attraversano in questo momento di crisi: sono convinta che entrambi abbiano le capacità necessarie a rappresentare al meglio le esigenze di tutti i cittadini e del nostro territorio, offrendo il contributo delle loro competenze e del loro entusiasmo alle scelte che riguarderanno il futuro del nostro Paese. 

Vi ricordo che si vota dalle 8 alle 21. Possono votare le persone che hanno votato alle primarie del 25 novembre e gli iscritti al Pd dal 2011. Tutte le informazioni su http://www.primarieparlamentaripd.it

07 dicembre 2012

In ricordo di Vanessa


Tre anni fa Vanessa Simonini veniva uccisa da un uomo a cui aveva detto “no”. Vittima di una violenza che rappresenta ormai un’emergenza nazionale, Vanessa continua a vivere nell’impegno della sua famiglia e di un’intera comunità che non hanno mai smesso di chiedere che in Italia si intervenga per fermare i femminicidi e si diffonda la consapevolezza che è necessario un profondo cambiamento culturale per cancellare questa barbarie. Stasera prenderò parte alla fiaccolata in memoria di Vanessa: ricordarla significa ricordare le centinaia di donne che ogni anno sono vittime di violenza nel nostro Paese. Nel nostro territorio le Istituzioni e molte donne hanno voluto reagire alla tragedia dando vita ad un progetto che ha coinvolto le scuole con l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani su tale terribile fenomeno; a questo ha fatto seguito l’apertura di un centro antiviolenza proprio a Gallicano. Dopo il primo anno di lavoro molte iniziative sono in cantiere: dagli incontri dedicati agli studenti, che riprenderanno presto, alle necessarie occasioni di sensibilizzazione nei comuni. Rivolgersi alle nuove generazioni, avvicinare le donne in difficoltà sono obiettivi fondamentali a cui continuerò ad offrire il mio più convinto sostegno. 

30 novembre 2012

Domenica torno a votare Bersani

Voto Bersani perché il cambiamento di cui l’Italia ha bisogno si può realizzare se si fonda sull’esperienza e la competenza. Il nostro Paese merita un futuro solido e sereno, un presidente del Consiglio in grado di unire le forze migliori e valorizzare il contributo di energie e talenti per costruire un progetto che tenga insieme i capisaldi irrinunciabili dell’equità e della giustizia con la necessità di modernizzazione e la lotta ai privilegi che hanno tanto penalizzato il progresso economico, l’occupazione e i diritti negli anni di governo del centrodestra. Un progetto fatto di sviluppo sostenibile e dignità del lavoro mai più disgiunti dalla legalità e dalla lotta a tutte le disuguaglianze. Sanità, scuola e università pubbliche, ricerca, tutela dell’ambiente e del patrimonio artistico sono punti essenziali della proposta di Pier Luigi Bersani per far ripartire l’Italia, da realizzare in trasparenza e partecipazione, con un profondo rinnovamento della politica e dei suoi meccanismi. Il nostro Paese ha bisogno di imboccare la strada di una ricostruzione comune, che offra  prospettive ai giovani e nuova fiducia agli italiani. Per questo invito tutti a tornare ai seggi e a scegliere Bersani al secondo turno delle primarie del centrosinistra, una speranza concreta per il futuro dell'Italia.

10 ottobre 2012

Ecco perché sto con Bersani

L’Italia deve ripartire: serve un progetto concreto che affronti e risolva la questione dell’occupazione, che dia prospettive certe alle imprese, investa sui talenti dei giovani, sappia riconoscere i bisogni, a partire da quelli dei più deboli, e risponda all’esigenza di un rinnovato impegno fondato sui valori della legalità, della giustizia e dell’equità, troppo a lungo trascurati, o peggio irrisi, da una certa politica. Ricostruire la coesione sociale recuperando la fiducia dei cittadini è il compito più urgente che abbiamo di fronte. Il complesso percorso di avvicinamento alle elezioni politiche dovrà essere l’occasione per dimostrare prima di tutto l’unità del Pd, la sua capacità di investire tutte le energie di cui dispone nella direzione del cambiamento, nella prospettiva di modernizzare l’Italia. Una prospettiva più ampia, in cui possano riconoscersi le tante persone che con le loro idee vogliono contribuire a costruire il futuro del nostro Paese e che scelgono di guardare a questo obiettivo comune piuttosto che alle diverse appartenenze passate, una visione complessiva che consideri valore primario il dialogo con le forze sociali. Il Pd plurale e aperto alla partecipazione è nato con la missione di governare per cambiare: nella prossima tornata elettorale dovrà essere in grado di proporre questo progetto con il sostegno di una candidatura solida e autorevole alla presidenza del Consiglio. Per questo ho scelto di sostenere il segretario Pierluigi Bersani alle primarie, convinta che per esperienza e capacità sia la miglior garanzia per gli italiani che credono che il ritorno dei riformisti al Governo del Paese rappresenti la condizione perchè equità, crescita e risanamento siano davvero praticati

Tutte le informazioni sulla campagna di Pierluigi Bersani le trovate qui e qui

28 settembre 2012

Equo compenso, no ai giornalisti "in saldo"

Ho sottoscritto il comunicato-appello rivolto ai parlamentari per una legge sull'equo compenso per i giornalisti freelance redatto dalla Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi e rilanciato da Articolo 21. Il diritto all'informazione è un bene prezioso e il lavoro di chi lo garantisce deve essere rispettato!

13 luglio 2012

Per l'Emilia


“A ten bota”. Teniamo botta. La collega Manuela Ghizzoni ha concluso così il suo intervento alla Camera prima del voto sul provvedimento sugli interventi a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia: ha ricordato quello che gli emiliani ripetono con forza da quelle giornate tremende del 20 e del 29 maggio, quando il sisma ha spazzato via case, chiese, fabbriche, soprattutto troppe vite umane.
Il bilancio di questa catastrofe è spaventoso: oltre la tragica conta delle vittime, 27 persone, gli sfollati sono 11mila, le imprese colpite più di 5mila con circa 25mila lavoratori coinvolti.
Ieri si è completato un percorso che le forze politiche hanno iniziato e compiuto insieme, per aiutare chi ha perso tutto a ripartire. Alla Camera abbiamo varato un provvedimento importante, che mira ad una ricostruzione rapida ed efficiente, per offrire il necessario sostegno alle popolazioni colpite e consentire loro di tornare al più presto ad esprimere quel potenziale che fa dell’Emilia uno dei principali motori di sviluppo del nostro Paese.

05 luglio 2012

Sulla riforma del lavoro


Pochi giorni fa il Parlamento ha approvato la riforma del lavoro. Il percorso attraverso il quale ci siamo arrivati porta il segno di un’urgenza che, come Pd, ci ha spinto a fare una scelta non semplice, consapevoli delle gravi difficoltà in cui versano l’Italia e i lavoratori italiani.
Non è un mistero che il Pd avrebbe voluto realizzare già in questa prima tappa un equilibrio diverso: per questo motivo il via libera alla riforma rappresenta per noi non certo un traguardo, ma una momento intermedio dopo il quale sarà necessario mettere a punto una strategia più efficace. Con l’obiettivo di salvare il Paese da un tracollo che renderebbe drammatica una situazione già molto difficile, abbiamo scelto la strada della responsabilità e abbiamo accettato di votare rapidamente affinché Monti potesse presentarsi forte di un sostegno compatto al decisivo appuntamento europeo della scorsa settimana e ottenere quelle misure per la crescita che riteniamo indispensabili. Non abbiamo firmato una cambiale in bianco: il presidente del Consiglio ha preso l’impegno formale di risolvere rapidamente la situazione dei lavoratori “esodati” e di portare a termine correzioni sul mercato del lavoro, con particolare attenzione alle questioni della flessibilità in entrata e degli ammortizzatori sociali.

15 giugno 2012

Una risposta chiara per chi chiede giustizia


La sentenza della Corte di Appello di Firenze, che nel processo di secondo grado ha ridotto a 16 gli anni di condanna per Simone Baroncini, ha riportato l’attenzione sulle dinamiche del nostro sistema giudiziario e sugli sconti di pena.
Nel dicembre 2009 Baroncini uccise Vanessa Simonini, una giovane donna di Gallicano che si era opposta alle sue avances. Al “no” di Vanessa era seguito l’omicidio. Come troppe altre volte nel nostro Paese al rifiuto di una donna era seguita la sopraffazione, la brutalità, il delitto.
In memoria di Vanessa abbiamo lavorato ad un progetto contro la violenza alle donne, che accanto agli interventi nelle scuole ha portato all’apertura di un centro di sostegno e assistenza proprio a Gallicano.
In Parlamento continueremo a lavorare affinché gli strumenti legislativi consentano di operare quel cambiamento culturale profondo che è indispensabile per contrastare in modo efficace una barbarie che l’Italia ha fatto a lungo fatica a comprendere in tutta la sua gravità. Al governo abbiamo chiesto con una risoluzione bipartisan di ripristinare le risorse per il Fondo destinato ai progetti di prevenzione e repressione della violenza contro le donne e di dare un segnale forte all’intera società velocizzando l’adesione del nostro Paese alla Convenzione Europea per la lotta a questo tragico fenomeno.  
Ma non possiamo non interrogarci di fronte al dolore e alla rabbia espressa dai familiari di Vanessa alla notizia della consistente riduzione che ha portato la pena inflitta a Baroncini dai 30 anni del primo grado a 16.
I giudici hanno applicato la norma: è il loro compito, la loro funzione. Non è certo nel loro lavoro che sta il problema.
Il problema sta negli strumenti legislativi.
Nel nostro ordinamento costituzionale il percorso di accertamento di responsabilità e l’eventuale disposizione di una pena non hanno valenza vendicativa e offrono all’imputato tutte le garanzie previste in un Paese che voglia dirsi civile. La finalità rieducativa della pena coesiste, nella nostra carta costituzionale, con la sua proporzionalità: l’equilibrio tra la gravità del reato commesso e le conseguenze giudiziarie è elemento essenziale di questo stesso ordinamento.  
Per questo, insieme a tutte le colleghe del gruppo parlamentare Pd e con la particolare attenzione di quelle impegnate in Commissione Giustizia, abbiamo deciso di lavorare con l’obiettivo di costruire una proposta di legge che torni a mettere in discussione alcuni degli aspetti meno efficaci del ricorso ai riti alternativi e tenti di ridefinire i meccanismi che attengono alla concessione delle attenuanti, soprattutto in casi di omicidi efferati come quello che ha strappato Vanessa alla sua famiglia.
A chi chiede giustizia dobbiamo una risposta chiara, in grado di trasmettere con grande forza un messaggio di inappellabile rifiuto verso una violenza che nel nostro Paese si è ormai trasformata in un’emergenza sociale di dimensioni gravissime. 

25 maggio 2012

Insieme per combattere la violenza contro le donne


Due anni fa Alessandra Biagi veniva uccisa dal suo ex compagno a colpi di arma da fuoco. Qualche mese prima di lei erano state assassinate Loretta Salemme e Vanessa Simonini. Poco tempo dopo sono state falciate le vite di Kalianis Perez Cala, Rajmonda Zefi, Laura Giannarini. Donne ammazzate da uomini vicini, considerati amici, già stati compagni di vita. Vite falciate da una violenza brutale che ha segnato tragicamente la Lucchesia, che continua a colpire in tutto il nostro Paese e che si consuma sempre più spesso nell’ambito dei legami personali, familiari, sentimentali, scatenata dalla decisione di non sottostare ai desideri e alle imposizioni di uomini incapaci di una reazione diversa dalla sopraffazione, fisica o psicologica. Ci sono dati che fanno rabbrividire: si parla di più del 90% di violenza sommersa nel caso che a commetterla sia il partner. C’è l’agghiacciante conta di quelli che qualcuno ha definito “femminicidi”, che produce numeri in spaventosa, costante crescita. Per questo credo che noi tutti dobbiamo fare qualcosa. Qualcosa di concreto, di vicino: nel nostro territorio sono stati fatti passi importanti, tra cui di recente lo sportello antiviolenza aperto a Gallicano nell’ambito del progetto in memoria di Vanessa. Da anni la bella Campagna del Fiocco Bianco mobilita uomini e donne contro la violenza. Nelle Asl della nostra provincia (e di altre in Toscana) è stato attivato il “codice rosa”, riservato alle vittime di violenza. E nascono iniziative come quella che si terrà stasera dalle 21 presso la Chiesa di S.Stefano a Verciano, organizzata da Comune di Capannori, Provincia di Lucca e diverse associazioni, in memoria di Alessandra e delle altre donne uccise. Perché “ricordare non basta”: bisogna conoscere, fornire informazioni, ripensare servizi e sostegno. È la strada giusta che dobbiamo continuare a percorrere con ostinazione e nonostante le difficoltà, per lavorare al profondo cambiamento culturale, sociale e politico, indispensabile a combattere un fenomeno spaventoso che l’Italia, se vuol continuare a definirsi paese civile, non può più tollerare. 

22 maggio 2012

Grazie!


Alessandro Tambellini è il nuovo sindaco di Lucca.
Con 23.468 consensi, il 69,72% dei votanti, ha vinto il ballottaggio.
È una svolta storica: con lui e il centrosinistra al governo, per la nostra città inizia una nuova stagione.
A tutti coloro che hanno creduto in questa bella sfida, che hanno contribuito con passione, impegno e competenza ad una campagna elettorale partecipata ed entusiasmante, che hanno lavorato per mesi per concretizzare un progetto fatto di partecipazione, trasparenza e sviluppo, va il mio grazie più sentito.
È il momento di mettersi al lavoro per dare a Lucca il futuro che merita. 

18 maggio 2012

Il mio appello per Alessandro Tambellini sindaco



Scegliere Alessandro Tambellini è cogliere un’occasione storica per Lucca e decidere di guardare al futuro attraverso un progetto nato dalla partecipazione e aperto a tutta la comunità.
La vicinanza e il sostegno che abbiamo respirato durante la campagna elettorale, in un percorso entusiasmante in cui si sono impegnati anche tanti giovani, si sono tradotti nell’ottimo risultato del primo turno, espressione netta  del desiderio di cambiamento di una città che ha assistito da troppo tempo alla paralisi ed alla litigiosità del gruppo dirigente al governo.
Al primo turno i cittadini hanno dato fiducia ad una proposta solida, che ha i suoi punti cardine nella trasparenza, nell’impegno per uno sviluppo sostenibile e duraturo, in una rinnovata coesione sociale e generazionale. Una proposta che nell’impegno comune e nella tutela dell’interesse di tutti vede la chiave di volta per costruire una prospettiva nuova di rilancio della città a partire dalla valorizzazione delle sue straordinarie potenzialità. Le competenze di Alessandro, la sua responsabilità e l’attenzione costante alle caratteristiche e alle necessità di tutto il territorio lucchese ne fanno una figura istituzionale credibile e altamente affidabile, in grado di rispondere anche al disagio di chi sta vivendo momenti di forte difficoltà.
Il ballottaggio di domenica e lunedì è l’occasione per concretizzare il progetto di una città aperta, produttiva, solidale, viva ed attraente, come ci hanno chiesto gli elettori.
Tornare a votare o votare per la prima volta Alessandro Tambellini è il primo, essenziale, passo da fare in questa direzione.  


Raffaella Mariani

11 maggio 2012

Un passo importante


È arrivato martedì l’ok della Camera al progetto di legge che promuove il riequilibrio della rappresentanza di genere. Ora la palla passa al Senato, ma voglio esprimere tutta la mia soddisfazione per questo passo importantissimo, frutto del lavoro di squadra, trasversale, delle deputate.
L’obiettivo è chiaro: promuovere la parità effettiva nella rappresentanza politica di enti locali, Regioni, negli enti controllati e nelle commissioni di concorso delle pubbliche amministrazioni. Il progetto legge punta a centrare il risultato con una serie di misure semplici ed efficaci, che facilitano l’accesso delle donne non solo alle cariche elettive ma anche agli organi esecutivi e agli uffici pubblici. Per quel che riguarda i Comuni, oltre alla doppia preferenza per i candidati a consigliere comunale (una dovrà riguardare un candidato maschio, l’altra una donna della stessa lista), è previsto che nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in ciascuna lista in una misura superiore ai due terzi dei candidati. Tra le disposizioni, anche l’istituzione della vigilanza sulle nomine delle commissioni per i concorsi pubblici: gli atti di nomina dovranno essere infatti inviati alla consigliera o al consigliere di parità competente, per la certificazione del rispetto della parità di genere nella composizione della commissione stessa. Quando questo testo diverrà legge, gli statuti degli enti locali dovranno definire entro sei mesi le norme necessarie a garantire la parità nei contesti indicati e anche le legislazioni regionali dovranno promuovere la parità nell’accesso alle cariche elettive.
In attesa del vaglio del Senato, dove continueremo ad impegnarci per migliorare e rafforzare il testo, resta il dispiacere per la presa di posizione di Pdl, Udc e Lega, che hanno votato contro l’introduzione dell’indirizzo paritario nella formazione delle giunte. Anche per questo è importante continuare a lavorare ogni giorno, nei territori, per fare in modo che le donne, con la loro competenza e il loro talento, possano contribuire sempre di più al governo delle istituzioni e alla costruzione del nuovo sviluppo di cui il nostro Paese ha bisogno.

08 maggio 2012

Ottimo risultato risultato per Tambellini, lavoriamo uniti in vista del ballottaggio


Un ottimo risultato per Alessandro Tambellini e il centrosinistra, che si avviano al ballottaggio in netto vantaggio. In una fase di difficoltà per i partiti e per la politica, il dato del Pd che si conferma primo partito ci conforta e ci sprona a fare ancora meglio. I cittadini hanno manifestato il loro desiderio di voltare pagina, lo testimonia chiaramente la bocciatura dell’ amministrazione uscente. Il clima di vicinanza e sostegno che abbiamo respirato nel corso di una campagna elettorale molto partecipata si è concretizzato nel grande risultato conseguito da Tambellini. Ora è indispensabile lavorare uniti per realizzare il progetto di sviluppo e partecipazione che i cittadini hanno premiato con il loro voto, rivolgendoci con forza anche a chi ha scelto di non recarsi alle urne: la responsabilità e la profonda conoscenza del territorio e dei suoi problemi che fanno di Tambellini una figura istituzionale altamente affidabile potranno rassicurare anche chi è in maggiore difficoltà. La buona politica e la trasparenza nell’amministrazione si affermano con scelte chiare e atteggiamenti coerenti; è questo il messaggio più importante da rivolgere a tutti gli elettori in queste settimane cruciali, uscendo senza esitazioni da ben note liturgie ormai usurate.
Non meno soddisfacenti gli esiti delle urne negli altri comuni della provincia al voto in questa tornata elettorale: la conferma di Baccini a Porcari e Buratti a Forte dei Marmi e il risultato di Del Dotto a Camaiore dimostrano che il centrosinistra ha saputo dare agli elettori un messaggio convincente in uno dei momenti più difficili per il nostro Paese. 

04 maggio 2012

Voltiamo pagina


Carissime, carissimi,


domenica e lunedì prossimi, 6 e 7 maggio, si vota per il rinnovo delle amministrazioni comunali a Lucca e in altri 4 comuni della nostra provincia.

Nel capoluogo Alessandro Tambellini è il candidato del Pd e di tutto il centrosinistra, con un programma nato dalla partecipazione e dal confronto con le esigenze dei cittadini. Al suo fianco abbiamo lavorato in questa campagna elettorale con l’obiettivo di costruire un futuro migliore per Lucca. Il nostro progetto è fatto di interventi a favore di uno sviluppo sostenibile e duraturo, politiche per le famiglie, attenzione ai giovani a partire dalla scuola e valorizzazione dei loro talenti, realizzazioni concrete per il miglioramento della qualità della vita. La serietà e le competenze di Alessandro, unite a quelle di chi ha scelto di impegnarsi in prima persona in questo cammino, rappresentano la possibilità vera di voltare pagina.

Per questo vi chiedo di votare Alessandro Tambellini come sindaco di Lucca e di scegliere i candidati del Pd negli altri comuni: Umberto Bartoli a Bagni di Lucca, Alessandro Del Dotto a Camaiore, Umberto Buratti a Forte dei Marmi e Alberto Baccini a Porcari.

Vi invito anche a sostenere con la vostra preferenza i candidati consiglieri del Pd.

02 maggio 2012

Il Primo Maggio

Difendere il lavoro per rilanciare l’Italia. Solo così saremo in grado di avviare quello sviluppo sostenibile e duraturo che ci porterà fuori dalla grave crisi che stiamo vivendo. In occasione del Primo Maggio non possiamo dimenticare che anche in Provincia di Lucca i lavoratori stanno pagando un prezzo altissimo: nomi come Corsonna e Panem evocano le difficoltà di centinaia di persone che non sanno cosa riserverà loro il futuro. Ma i settori colpiti sono tanti: un esempio per tutti, quello dell’edilizia. E la precarietà continua a ipotecare l’esistenza dei nostri giovani, quelli che dovranno costruire il Paese di domani. Intervenire, limitandoli, sui diritti dei lavoratori, non è la strada che ci porterà fuori da questa congiuntura negativa. Al contrario, sono convinta che sia necessario costruire un’occupazione solida e stabile, cancellando le paradossali disuguaglianze che affliggono oggi il mondo del lavoro; allo stesso tempo è indispensabile offrire agli imprenditori che investono e scommettono su ricerca e talento il sostegno necessario a superare questo momento difficile. Continueremo a chiedere al Governo misure per far ripartire il Paese: dagli investimenti in un piano nazionale di piccole opere, ad interventi per garantire tempi certi e accettabili per i pagamenti della pubblica amministrazione, fino ad un ripensamento sul Patto di Stabilità. Un appello che facciamo da mesi, a fianco degli amministratori locali e delle Regioni: agire rapidamente e attivare procedure trasparenti a difesa del nostro tessuto produttivo e dei lavoratori che hanno già fatto gravi sacrifici è l’unica ricetta per portare l’Italia fuori dalla crisi.

27 aprile 2012

Didala

Voglio unirmi al cordoglio per la scomparsa di Didala Ghilarducci, partigiana e presidente del Comitato provinciale ANPI di Lucca, ricordandone la passione civile e la ferma volontà di coltivare e perpetuare gli ideali della Resistenza, con grande attenzione alle giovani generazioni. Anche nel suo ultimo intervento, il 25 aprile, ha saputo rammentare con la straordinaria efficacia delle parole che vengono dal cuore l’importanza dei valori fondanti della nostra Repubblica. Gli stessi valori che hanno guidato tutta la sua esistenza, dalla lotta sui monti per liberare l’Italia fino all’impegno nelle istituzioni e nella società civile: libertà, democrazia, antifascismo, pace, solidarietà, memoria. E un punto di riferimento sopra tutti, la nostra splendida Costituzione. Forte di questi ideali, Didala ha affrontato con la tenacia mai rude che l’ha contraddistinta, prima il sacrificio e la morte del suo amatissimo Chittò, poi un’intera vita di lavoro e testimonianza. Ho potuto abbracciarla proprio in occasione delle celebrazioni per il 67° anniversario della Liberazione a Lucca: è stata molto dolce, come sempre. Voglio ricordarla così.




Potremo salutare tutti insieme Didala domani, sabato 28 aprile, alle ore 11 presso la sala Consiliare del Comune di Viareggio. 

24 aprile 2012

25 aprile

Carissimi, 


 in occasione dell'anniversario della Liberazione vi segnalo le iniziative dell'Anpi.
In piazza San Francesco, dalle 10 alle 18.30 troverete mostre, musica, aperitivo e merenda.
Alle 11.30 parte da piazza San Michele il corteo commemorativo che toccherà alcuni dei luoghi simbolo della Lotta di Liberazione a Lucca. 





Buon 25 aprile a tutti!

20 marzo 2012

Dario Franceschini a Lucca

Carissime, carissimi,

venerdì 23 marzo alle ore 17,30 Dario Franceschini sarà a Lucca presso il Cinema Centrale (via di Poggio 36) per sostenere la candidatura di Alessandro Tambellini.

Il viaggio per Lucca continua con questo incontro che, in un momento delicato e importante per il futuro del nostro Paese, ci offre l’opportunità per confrontarci sul cammino che il Partito Democratico affronta giorno dopo giorno, nelle istituzioni e tra la gente, con l’obiettivo di dare all’Italia un futuro migliore.

In questa occasione presenteremo la lista dei candidati Pd in Consiglio Comunale con i segretari Patrizio Andreuccetti e Fabrizio Pardini: vogliamo far conoscere meglio a tutti i lucchesi le persone che hanno scelto di impegnarsi in prima persona a fianco di Alessandro insieme al Pd, mettendo a disposizione le loro energie e le loro competenze per costruire insieme le nuove prospettive di sviluppo che Lucca merita.

La vostra presenza è importante per dare forza al progetto di partecipazione che vogliamo realizzare nella nostra città: per questo vi invito a essere presenti venerdì.

Vi aspetto!

08 marzo 2012

8 marzo

Lavoro, opportunità, sicurezza. Chiedono questo le donne italiane, ogni giorno alle prese con la difficoltà quotidiana di conciliare attività professionale e impegni familiari, in un mondo sempre più veloce, sempre meno attento. E purtroppo sempre più violento.
Alle donne che rinunciano alla carriera perché non hanno a disposizione gli strumenti necessari ad integrarla serenamente con l’aspirazione alla maternità, alle donne pagate meno degli uomini per lavorare di più, alle donne che raramente riescono a sfondare quel soffitto di cristallo che le tiene lontane dai ruoli chiave della società, si aggiungono sempre più spesso le donne vittime di violenza, tragicamente “annullate” dalla brutalità di uomini che non riconoscono loro autonomia, capacità, valore. Fermare gli omicidi che qualcuno si ostina ancora a definire “passionali” scivolando pericolosamente indietro, è una priorità per un paese che ambisce a definirsi civile. Per il nostro Paese. E dare alle donne la piena opportunità di contribuire con le loro competenze allo sviluppo della nostra nazione è una necessità, più che mai nel grave momento di crisi che stiamo attraversando. Lavoro, opportunità, sicurezza: è fatto di questo l’8 marzo che vorrei. 

01 marzo 2012

Iniziamo il viaggio per Lucca

Carissime, carissimi,

sabato prossimo, 3 marzo , sarà un giorno importante per la campagna elettorale di AlessandroTambellini .

Il nostro candidato sindaco per il Comune di Lucca sarà protagonista di un dialogo con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi : l’appuntamento è per le 18 all’Auditorium San Romano, nel centro storico.

Con questo incontro entra nel vivo quel “viaggio per Lucca” di cui potranno essere protagonisti tutti coloro che vogliono impegnarsi, con le loro competenze e la loro passione, per offrire nuove e migliori prospettive alla nostra splendida città.

Proprio sabato potremo cogliere insieme l’opportunità di confrontarci sulle tematiche più importanti per Lucca, su come valorizzare le sue tante potenzialità e su come rilanciare uno sviluppo sostenibile e duraturo.

Abbiamo un progetto ambizioso e per realizzarlo abbiamo bisogno del contributo di tutte le energie migliori. Per questo vi invito a partecipare all’incontro di sabato per costruire tutti insieme, con Alessandro , il futuro di Lucca. 

Vi aspetto!

10 febbraio 2012

Giorno del Ricordo 2012

“È la visione europea che ci permette di superare ogni tentazione di derive nazionalistiche, di far convivere etnie, lingue, culture e di guardare insieme con fiducia al futuro. È in Europa che dobbiamo trovare nuovi stimoli, facendo leva anche sulle minoranze che risiedono all'interno dei nostri Paesi e che costituiscono nello stesso tempo una ricchezza da tutelare, un'opportunità da comprendere e cogliere fino in fondo. Lo dobbiamo tanto alle generazioni che hanno sofferto nel passato quanto alle nuove, cui siamo in grado di prospettare società più giuste e più solidali, capaci di autentica coesione perché nutrite di senso della storia, ricche di una travagliata e intensa esperienza di riconciliazione e di un nuovo impegno di reciproco riconoscimento”. 
Giorgio Napolitano, discorso celebrativo del Giorno del Ricordo.


In memoria delle vittime delle foibe.
Per non dimenticare. 

09 febbraio 2012

L'Italia sono anch'io

Care amiche, cari amici,

già nel luglio 2009, grazie all’impegno del deputato Pd Andrea Sarubbi, un gruppo trasversale di parlamentari aveva depositato una proposta di legge di riforma del diritto di cittadinanza. Obiettivo della proposta 2670, di cui lo stesso Sarubbi è primo firmatario, è l’estensione della cittadinanza ai figli nati in Italia da genitori immigrati e regolarmente residenti nel nostro Paese.  
Un tema delicatissimo per il nostro futuro, da tempo al centro del lavoro politico e parlamentare del Partito Democratico e su cui pochi mesi fa è tornato anche il Presidente della Repubblica. Senza esitazioni Napolitano ha  sottolineato che negare la cittadinanza a questi bambini “è un’autentica follia, un’assurdità”.
Oggi, grazie anche ad un clima politico più disteso, si è finalmente aperto un dibattito autentico e articolato su questa importante opportunità per il futuro dell’Italia.
Guardando al nostro tessuto sociale e produttivo, salta agli occhi la situazione di tanti bimbi nati nel nostro Paese da genitori di origine straniera, che qui crescono, vanno a scuola e stringono amicizie, ma devono aspettare di avere 18 anni per tentare di ottenere la cittadinanza. Accanto a loro ci sono quei lavoratori stranieri che contribuiscono allo sviluppo della nostra economia con la loro attività e pagano regolarmente le tasse, ma non possono eleggere nessuno che li rappresenti.
Una situazione che non rispetta lo spirito della nostra Costituzione, né le indicazioni della Convenzione di Strasburgo sulla partecipazione, che prevede il diritto di voto per gli immigrati residenti. Vogliamo mantenere alta l’attenzione su queste tematiche, mentre continuiamo a lavorare per riformare le norme sulla cittadinanza e per riconoscere ai migranti regolari il diritto di voto nelle elezioni locali: su questi temi va avanti anche la raccolta di firme per due proposte di legge di iniziativa popolare, che sta raccogliendo numerose adesioni.

Parleremo di tutto questo venerdì sera, 10 febbraio, alle 21, al centro culturale Agorà nel centro storico di Lucca, in un incontro organizzato dal Forum dei Diritti del Pd lucchese nell’ambito della campagna “L’Italia sono anch’io”. A discuterne con noi, insieme al candidato sindaco Alessandro Tambellini, ci saranno il deputato Pd Andrea Sarubbi, da tempo impegnato sul fronte della riforma della legge sulla cittadinanza, Khalid Chaouki, della Rete G2 (seconda generazione), il responsabile Anci Immigrazione Luca Menesini e il presidente del comitato territoriale dell’Arci, Beppe Corso.

È un appuntamento importante, a cui vi invito caldamente a partecipare: per saperne di più, per confrontarci, per fare proposte. Il cammino verso un’Italia più bella parte anche da qui, da una rinnovata capacità di inclusione e dall’ampliamento della prospettiva dei diritti. 

03 febbraio 2012

DIARIO DI BORDO - 3 febbraio

Un passo importante per sostenere le imprese che lavorano con la pubblica amministrazione, dando loro la certezza di ottenere i pagamenti in tempi ragionevoli. Lo abbiamo fatto ieri alla Camera, con l’approvazione dell’articolo 14 della Comunitaria: grazie all’impegno del gruppo Pd a Montecitorio questo tema è rientrato nella legge in discussione; siamo riusciti a scongiurarne l’esclusione dopo un precedente accantonamento.
L’articolo 14 recepisce la direttiva Ue per pagamenti in 30-60 giorni: adesso il governo è delegato ad adottare, entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore della Comunitaria, decreti legislativi per dare attuazione a tale direttiva e a reperire le risorse necessarie. E l’esecutivo si è anche impegnato a verificare lo stato dei pagamenti passati.
Abbiamo lavorato molto su questa questione: il ritardo nei pagamenti alle imprese da parte della p. a. è un problema grave, che incide pesantemente sulla crescita dell’Italia, con effetti amplificati dall’attuale crisi; impossibile nascondersi che non di rado ha messo a rischio la stessa sopravvivenza delle aziende e, di conseguenza, molti posti di lavoro.
Ora, dopo aver ottenuto l’approvazione nei tempi richiesti, vogliamo continuare a lavorare per risolvere il problema. Sappiamo bene che oggi il rispetto del patto di stabilità costituisce un ostacolo per le amministrazioni pubbliche che pur disponendo di risorse non possono erogarle. L’obiettivo resta quello di consentire alle imprese impegnate nella realizzazione di opere pubbliche di contare su regolari saldi dei lavori in tempi ragionevoli, elemento fondamentale per consentire la ripartenza della nostra economia e la tutela del tessuto produttivo e di tanti posti di lavoro.



27 gennaio 2012

Giornata della memoria 2012

Sessantasette anni fa, il 27 gennaio, i soldati russi abbattevano i cancelli di Auschwitz. L’orrore dello sterminio irrompeva nella storia, con il tragico bagaglio di numeri inimmaginabili a contare i cadaveri di chi era stato assassinato dalla follia lucidissima del nazismo. 
Ho visitato il lager di Auschwitz lo scorso ottobre: con alcuni amici abbiamo chiesto ad un piccolo gruppo di ex deportati di guidarci nel nostro viaggio della memoria.  
Testimonianze, filmati, resoconti ci hanno trasmesso l’enorme portata delle atrocità commesse dai nazisti ai danni di esseri umani innocenti, colpevoli solo di essere “diversi”, “inferiori”, “subumani” secondo gli assurdi parametri del folle razzismo nazionalsocialista. Ma vedere, toccare, camminare attraverso gli edifici e le baracche seguendo il filo della memoria tracciato dalla voce dei sopravvissuti è stato diverso. Come se l’orrore potesse superare l’orrore, perché lì, dove sono morti a milioni ebrei, omosessuali, rom, sinti, donne, vecchi, bambini, il male assoluto è diventato realtà, è stato costruito pezzo per pezzo, meticolosamente, con i mattoni delle camere a gas e col filo spinato delle recinzioni elettriche. L’impossibile, come scrive Hannah Arendt, è diventato possibile: qualcosa che non poteva essere compreso o spiegato neppure con le peggiori pulsione umane, che non si può perdonare e neppure punire. Ed ha lasciato un segno indelebile.
La voce di chi è sopravvissuto restituisce l’enormità di ciò che è stato con una potenza che nessun altro mezzo può avere: il racconto degli ex deportati, che arriva direttamente dal fondo dell’abisso a cui sono sopravvissuti, non solo ci fa il grande dono di non permetterci di dimenticare, ma è anche prova di una forza inimmaginabile, della capacità di andare oltre il tremendo dolore del rievocare i terribili giorni della deportazione e dell’oppressione per offrire la propria testimonianza. Per questo coltivare la memoria, ricostruirla e trasmetterla è un dovere a cui non possiamo sottrarci, soprattutto di fronte alle giovani generazioni. E rappresenta il mezzo più potente a nostra disposizione per arginare e isolare quei rigurgiti di razzismo e xenofobia che purtroppo non abbiamo ancora completamente sconfitto.