02 maggio 2012
Il Primo Maggio
Difendere il lavoro per rilanciare l’Italia. Solo così
saremo in grado di avviare quello sviluppo sostenibile e duraturo che ci porterà
fuori dalla grave crisi che stiamo vivendo. In occasione del Primo Maggio non
possiamo dimenticare che anche in Provincia di Lucca i lavoratori stanno
pagando un prezzo altissimo: nomi come Corsonna e Panem evocano le difficoltà
di centinaia di persone che non sanno cosa riserverà loro il futuro. Ma i
settori colpiti sono tanti: un esempio per tutti, quello dell’edilizia. E la
precarietà continua a ipotecare l’esistenza dei nostri giovani, quelli che
dovranno costruire il Paese di domani. Intervenire, limitandoli, sui diritti
dei lavoratori, non è la strada che ci porterà fuori da questa congiuntura
negativa. Al contrario, sono convinta che sia necessario costruire
un’occupazione solida e stabile, cancellando le paradossali disuguaglianze che
affliggono oggi il mondo del lavoro; allo stesso tempo è indispensabile offrire
agli imprenditori che investono e scommettono su ricerca e talento il sostegno
necessario a superare questo momento difficile. Continueremo a chiedere al
Governo misure per far ripartire il Paese: dagli investimenti in un piano
nazionale di piccole opere, ad interventi per garantire tempi certi e
accettabili per i pagamenti della pubblica amministrazione, fino ad un
ripensamento sul Patto di Stabilità. Un appello che facciamo da mesi, a fianco
degli amministratori locali e delle Regioni: agire rapidamente e attivare
procedure trasparenti a difesa del nostro tessuto produttivo e dei lavoratori
che hanno già fatto gravi sacrifici è l’unica ricetta per portare l’Italia
fuori dalla crisi.
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