10 novembre 2011

La memoria non si taglia

Un governo agli sgoccioli, che tuttavia si ostina a tagliare la memoria: il ministero dei Beni culturali ha risposto alla mia interrogazione, spiegando senza tanti giri di parole che lo Stato non verserà il suo contributo al Parco della Pace di Stazzema per il 2010. E la somma, parliamo di 50mila euro all’anno, non è prevista neanche per il prossimo triennio. Una scelta vergognosa, soprattutto se si pensa all’esiguità della cifra, comunicata insieme all’ignominioso ‘scaricabarile’ con il ministero delle Finanze, che mette a rischio le tante attività del Parco, Museo in testa, promosse nel segno della pacificazione tra i popoli. A Sant’Anna di Stazzema arrivano scolaresche, si fanno spettacoli, si discute in convegni, ci si incontra per manifestazioni: la memoria è il cuore di questo lavoro attento e meritevole, sostenuto da Regione, Provincia e dallo stesso Comune di Stazzema. Un’amministrazione piccola, che ha subito tagli come tutte le altre e sulla quale il governo, che non si è fatto problemi a concedere finanziamenti ad iniziative di ogni genere e provenienza, oggi ha deciso di far ricadere l’onere di mantenere viva un’istituzione simbolo della nostra storia e il ricordo di 560 martiri. Il sindaco Michele Silicani ha lanciato il suo allarme, la Regione si è già mossa per porre rimedio a questa gravissima offesa. Ma è ora di cambiare: vogliamo un governo che costruisca un’Italia diversa, in grado di guardare avanti offrendo ai giovani un futuro degno di questo nome, senza dimenticare di dare loro anche la possibilità di imparare da quello che è stato e che non deve più essere.

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