Un’Italia moderna, stabile, autorevole. Un’Italia che fa un passo in avanti.
Un’Italia che guarda in faccia il futuro, senza paura e con in testa, ben
chiara, la memoria delle sue radici più profonde.
È questo il Paese che possiamo costruire votando Sì domenica, al referendum
confermativo sulla riforma costituzionale.
Basta un Sì, perché con un meccanismo semplice e
chiaro, sarà la sola Camera dei Deputati a dare o togliere la fiducia al
Governo.
Il Senato, attraverso i sindaci e i consiglieri
regionali, garantirà una rappresentanza diretta nel procedimento legislativo
delle istanze di regioni e comuni. E così, con il superamento del bicameralismo
paritario, la riforma porterà l’Italia al passo con le altre nazioni europee,
producendo allo stesso tempo una diminuzione significativa dei costi: oltre
alla riduzione del numero dei senatori (dagli attuali 315 si passa a 95, senza
indennità) è prevista l’abolizione del Cnel, con i suoi 65 componenti, e delle province.
Saranno anche definitivamente
tagliati i trasferimenti di risorse ai gruppi politici dei consigli regionali e
ridefinite le indennità dei consiglieri regionali parametrandole a quelle dei
sindaci delle città capoluogo di regione.
Per i cittadini ci saranno risposte più tempestive ma
anche spazi di partecipazione più ampi: questo grazie alla riduzione dei tempi
di approvazione delle leggi, all’introduzione dei referendum propositivi,
all’abbassamento del quorum per la validità di quelli abrogativi quando
richiesti da 800mila elettori, e alla
introduzione dell'obbligo di discussione delle leggi di iniziativa popolare.
Non meno importante è il superamento delle “competenze concorrenti” tra
Stato e Regioni: anche in questo caso, a vantaggio dei cittadini andranno
rapidità e chiarezza delle decisioni, perché con l’attribuzione allo Stato di
materie tra cui grandi reti di trasporto e navigazione, la produzione, il
trasporto e la distribuzione nazionale dell’energia vengono scongiurate
sovrapposizioni e conflittualità.
Le ragioni per votare Sì domenica sono molte e una lettura attenta e pacata della riforma
può aiutare a comprendere.
Cambiare l’Italia, garantire trasparenza e
partecipazione, consegnare ai giovani l’opportunità di vivere in una nazione in
grado di affrontare le sfide del presente e del futuro, al passo con i più grandi Paesi del Mondo: questo è stato l’obiettivo
responsabile del nostro lavoro.
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