27 gennaio 2013

Nel Giorno della Memoria


“È avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire”. 

Primo Levi











Perché dobbiamo ricordare? Perché raccontare un orrore che nessuno sarà mai in grado di spiegare? Perché conoscere quello che è stato è condizione necessaria per fare in modo che non sia più.

L’odio razziale, la follia eugenetica, lo sterminio programmato di milioni di persone: ebrei, rom e sinti, omosessuali, disabili, oppositori politici; donne, uomini, bambini, anziani, intere generazioni spazzate via con ferocia indicibile da una brutalità organizzata.
Anche la nostra terra porta i segni di questa tragedia immane. E tutti dobbiamo ricordare e raccontare, soprattutto ai più giovani, a cui vogliamo consegnare un futuro in cui razzismo e dittatura non trovino alcuno spazio, mai. È la nostra responsabilità, la più grande. 

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